COLAPIETRO non lascia… e RADDOPPIA!
TROFEO DINGHY 12 P CLASSICO, IL BIS DI DANI COLAPIETRO
Dani Colapietro, del Circolo Velico La Spezia, si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo il Trofeo Dinghy 12 P Classico, riservato ai dinghy con scafo ed armo in legno, a bordo di Abbidubbi lo splendido Riva di proprietà dell’armatore genovese Marco Giudici.
E’ questo il responso giunto al termine della quinta ed ultima tappa quella di San Vincenzo e che Dani Colapietro si è riuscito ad aggiudicare proprio negli ultimi metri dell’ultima prova, dopo avere lottato con Massimo Schiavon, della Flotta Adriatica, che ha concluso secondo, distanziato di un solo punto.
Sono state disputate in tutto quattro prove: due sabato e due domenica: Dani Colapietro ha collezionato due secondi ed un primo nell’ultima regata di domenica, scartando come peggiore risultato un terzo, mentre Massimo Schiavon, dopo avere infilato due primi sabato, domenica ha sbagliato la prima prova con un nono, che ha dovuto scartare e nella seconda è giunto quarto.
Completa il podio Nicola Giovannini eclettico timoniere del Lago Trasimeno.
Quella di quest’anno per il timoniere spezzino è stata una autentica cavalcata, avendo vinto tutte e quattro le tappe alle quali ha partecipato: vale a dire quella di Rapallo, quella di Portorose in Slovenia, quella di Bellano sul Lago di Como e da ultimo quella di San Vincenzo, col suggello della conquista del Trofeo Bombola D’Argento, che si è disputata alla fine di maggio a Portofino.
Su un totale di 19 regate disputate Colapietro ne ha vinte 9 ed, ad eccezione di un ottavo posto conseguito nella seconda prova della tappa di apertura a Rapallo, non è mai andato oltre il terzo posto.
Il Trofeo Dinghy 12 P Classico, giunto quest’anno alla quindicesima edizione è una manifestazione, che riscuote molto successo, in quanto si disputa con i dinghy in legno, che sono i più diffusi a livello internazionale e proprio per questo motivo attira anche velisti stranieri (francesi, austriaci, tedeschi, olandesi e sloveni), che vanno ad aggiungersi agli oltre sessanta timonieri italiani, che ogni anno prendono parte a questo circuito oltre a quello dei moderni, dato che molti di loro sono proprietari sia di un dinghy in legno che di uno un vetroresina.