Vela a rischio ZERO!?
29 aprile 2020
Il Governo ha chiesto a tutte le Federazioni sportive un’autovalutazione per certificare i diversi fattori di rischio, in relazione ad una serie di elementi e secondo una metodologia basata su rilevanze tecnico-scientifiche.
In base a questi elementi, ha dato incarico al Politecnico di Torino, che, con uno studio intitolato“Lo Sport riparte in sicurezza” ha ricavato una scala del pericolo di contagio.
Ai fini della ripresa degli allenamenti degli atleti professionisti, il fattore più importante è risultato il “contatto fra atleti”.
Il Politecnico di Torino ha predisposto, per ogni singola voce, applicata a ciascuna disciplina sportiva e con riferimento al luogo di pratica, nonché alla natura dell’evento (allenamento/gara), il relativo fattore di rischio dove:
- 0= inesistente
- 1=scarso
- 2=medio
- 3=alto
- 4=elevato
Al termine di questa autovalutazione, con i dati raccolti, le varie discipline sono state catalogate in una scala da 0 a 4:
- 4 – pugilato, rugby, pallacanestro e pallavolo. squash
- 3 – calcio, scherma;
- 2 -pallanuoto, beach volley,
- 1 – nuoto in corsia, ciclismo
- 0 – golf, tennis, equitazione, pesca, vela (nel caso della Vela, parliamo naturalmente delle attività in singolo o massimo doppio (con le dovute precauzioni). Per l’attività in equipaggio se ne riparlerà fra qualche settimana o mese.
Questa è una semplificazione di un dossier molto più tecnico e complesso, che prevede tutta una serie di casistiche.
Al momento la palla passa ai tecnici di Palazzo Chigi per ricavarne le indicazioni utili ed adottare le opportune metodologie e tempistiche per la ripresa.
È probabile che un primo via libera potrebbe arrivare per gli sport che hanno una valutazione tra 0 e massimo 2.
Per la Vela è notizia certa che dal 4 maggio partirà l’attività degli atleti di interesse nazionale, seguiti poi nell’arco di due-tre settimane dal resto degli agonisti, per quanto riguarda le uscite in mare dei privati, con le prescritte protezioni individuali, i protocolli d’emergenza stanno elaborando nuove regole da mettere in atto.
In attesa di tempi migliori, godiamoci quel poco di libertà che è stata concessa da alcune Regioni, sperando di poterci riappropriare TUTTI e presto del nostro Mare!