HAKUNA MATATA… una storia d’amore
Velisti in Facebook - 28 febbraio 2021
Facebook è ormai considerato da molti una macchina dell’odio, il tipo di luogo in cui i contenuti negativi diventano virali in modo molto più rapido e solido dei contenuti positivi.
Ma non sempre è così! Oggi ci siamo imbattuti in un post di Andrea Rinaldi su Velisti in Facebook che vogliamo portare alla vostra attenzione.
Un post che ci fa capire quanto l’amore per il mare e la vela possa cambiare la propria vita e quella di tante altre persone che si trovano ad affrontare il disturbo dello spettro autistico. Un post che ci parla di Hakuna Matata.
La storia in breve dell’Associazione Sportiva dilettantistica e di Promozione Sociale, Hakuna Matata fondata da un papà di nome Eusebio Busè che per amore della figlia Autistica Sara fonda insieme ai genitori, cioè i nonni di Sara, l’associazione Hakuna Matata. Era l’anno 2008 quando acquistai “Sara” piccola imbarcazione a vela di 6 m circa, poco più di un relitto, che a distanza di un anno di duro lavoro, amore e passione insieme ai miei più cari amici e a mio papà, è divenuta il regalo di compleanno della mia piccola figlia Sara, bimba affetta da autismo.
Ricordo ancora i salti di gioia di quel momento, un grande fiocco rosa in prua e sulle murate due grandi scritte adesive blu marine: “SARA” non ci si poteva confondere quella era proprio la barca della mia bambina. Uno spettacolo di compensato marino e mogano restaurato alla perfezione. È subito grande amore e Sara non vede l’ora di metterla in Acqua. La variamo e trascorriamo insieme 20 giorni nel piccolo ma accogliente porto di Finale Ligure Marina. Sono giorni indimenticabili Sara si trasforma da bambina chiusa e che tende a isolarsi a mascotte del porto che invita i bambini che passano in banchina, a visitare la sua barca. Entra e esce dal Tambuccio come una vera marinaia e spiega ciò che bisogna fare, descrivendo accuratamente l’imbarcazione. I bambini “normodotati”, figli di altri armatori, invitano Sara a bordo delle loro imbarcazioni a giocare, a studiare, a trascorrere del tempo con loro; a me pare un miracolo, inizia lo scambio. Dico la verità, il mio cuore si è aperto a nuovi orizzonti, ho pensato che qualcosa stesse cambiando a partire dai cuori dei più piccoli. Mia figlia adora il mare, le ho trasmesso io questa passione che mi ha fatto crescere con sani principi immerso nella natura, nella nautica e nell’ambiente marino. Da questa piccola esperienza ripetuta per qualche anno è nata l’idea di fondare, un’associazione. Volevo trasformare quell’evento racchiuso, circoscritto e dedicato solo a mia figlia ad un progetto continuo e duraturo in espansione e aperto ai bambini e ragazzi con o senza disturbi legati non solo all’autismo ma anche a tutte quelle forme di disabilità psichiche, comportamentali e sociali.
fonte www.hakunamatataloano.it
Cosa dire… Caro Esusebio, se capiti dalle nostre parti faccelo sapere, vedremo di organizzare una giornata speciale per te e per Sara!