Continua con successo la “joint venture” QQ7 – Farr53 e VeleRosa
articolo di Licia Bologna - Vele Rosa Sailing Team
L’avventura inizia venerdì sera alle nove, quando la VeleRosa Mobile lascia il parcheggio dell’Esselunga di Rubattino a Milano con a bordo il suo carico di femmine, che trafelate hanno lasciato lavoro – ufficio – casa per arrivare puntuali al luogo dell’appuntamento.
Alla guida c’è Bea, timoniera (giustamente…) con Anto, randista, al suo fianco, dietro LaLì, prodiera, con Pischi, tailer, e Vale, contro tailer. Con loro la cambusa per tutta la regata e la piccola borsa d’ordinanza contenente la divisa e lo stretto necessario per due giorni.
Gagna, prodiera, è già arrivata a destinazione, Lavagna, mentre ChiaRossa, contro-tailer, arriverà sabato.
Non parteciperanno alla 43esima Coppa Dallorso, con variegate e validissime motivazioni, Gatta, Vale, Sgattus e Bionda.
La sfida non è solo la regata, ma affrontare al meglio la peculiare “joint venture” QQ7 – Farr53 e VeleRosa, che vede la partecipazione del team rosa in netta maggioranza.
Le ragazze sono in fibrillazione e si bevono il viaggio Milano – Lavagna tutto d’un fiato, non vedono l’ora di arrivare.
A Lavagna l’equipaggio decide di passare dalla barca per lasciare qualche bagaglio al momento non necessario, prima di dirigersi all’albergo. Trascorrere la notte su QQ7 è impossibile, a parte il numero ristretto di cuccette, è una barca disegnata per correre, non per dormire…
Al porto si imbattono nei maschietti di Free Spirit (First 44.7), che da veri gentiluomini scortano le ragazze alla barca aiutandole nell’attività di facchinaggio.
Poi tutti a nanna, all’Hotel Tigullio le attende un simpatico albergatore che smentisce la leggendaria “ospitalità” ligure, gentilissimo, assicura una colazione alle sei di mattina fuori dall’orario ufficiale.
Intanto arriva il resto dell’equipaggio maschile, con l’armatore nonché timoniere Andrea, ci sono Fausto, il tattico, Giovanni, Maurizio e Enzo.
Appuntamento in barca ore 0745.
Il mattino dopo la sveglia è punteggiata di stelle, le ragazze si ritrovano davanti a un cappuccino alle ore 6, con gli occhi semichiusi e un sorrisone impresso nei volti. Con loro Fausto, il più mattiniero dei maschietti, con cui iniziano ad accordarsi per la partenza.
Le VeleRosa precedono il resto dell’equipaggio incamminandosi a passo veloce verso il porto, una volta sul Farr53 iniziano a sistemare le proprie borse e a passare in rassegna la barca (già utilizzata al Millevele di Genova).
Con l’equipaggio al completo hanno inizio le danze, briefing, definizione di ruoli, sistemazione di vele, scotte, tangone e circuiti e poi si mollano gli ormeggi per raggiungere Chiavari, dove ci saranno la barca giuria e oltre 60 imbarcazioni regatanti.
Il mare è calmo, il vento è poco e dopo la partenza QQ7 decide di proseguire lungo la costa.
Una leggera brezza dai numerosi salti causa frequenti cambi di vela e richiede grande concentrazione per regolazione vele, gestione pesi e manovre.
Scorrono una sequenza di cartoline dei meravigliosi luoghi della costa ligure, Punta Manara, Sestri Levante, Punta Mesco, Bonassola, Levanto, Cinque Terre…
L’equipaggio perfettamente integrato, continua a cercare di mantenere l’assetto migliore, sotto la guida del guru, Fausto, che instancabilmente parla, trasferendo tutto quello che vede e sente del mare, del vento, delle altre barche, annunciando le manovre in modo che tutti si organizzino al meglio.
Poi, con un leggerissimo vento da levante, si inizia ad intravvedere il profilo rassicurante dell’isola del Tino, l’arrivo è sempre più vicino, un branco di delfini accoglie festanti i regatanti con salti e sbuffi nell’acqua.
La boa è davanti alla rocca di San Pietro a Portovenere, non sono neanche le quattro del pomeriggio e la giornata è bellissima, i colori sono accesi dal sole caldo e luminosissimo.
Il porto è quasi vuoto, QQ7 è tra le prime barche che ormeggiano. Il tempo di qualche allegra schermaglia con le barche avversarie e poi le VeleRosa si dirigono all’albergo, dove un rigido e ingessato “concierge” annuncia che la colazione alle sei della mattina ce la si può scordare e che anche la “torta di riso è finita” (ndr citazione dal trio Balbontin – Casalino – Ceccon).
La premiazione a Portovenere è ricca di sorprese, si incontrano vecchi amici, si conoscono nuovi armatori, equipaggi, si aprono opportunità e proposte sempre interessanti, in più, QQ7 e le VeleRosa sono primi in classifica ORC, raggianti le ragazze si tuffano nella folla per ritirare la coppa, è sempre una bellissima emozione.
Poi il prosecco ha la meglio e si scatenano in brindisi e abbracci che continuano all’aperitivo, al mitico Gabbiano vicino al marina di Portovenere, dove si possono fare quattro chiacchiere in tranquillità con gli altri regatanti.
Le VeleRosa sono attorniate dal calore degli amici che le hanno raggiunte per festeggiare, ma soprattutto dalle piccole Maty e Anna che possono stare un po’ insieme a mamma Bea.
Dopo una cenetta trascorsa con i maschietti di QQ7 e l’equipaggio di FarrMarmi, gli amici avversari, le VeleRosa ritornano in albergo, le ore di sonno sono poche.
La mattina aprendo le finestre che si affacciano sulla baia di Portovenere, Orione saluta le ragazze nel blu cobalto del cielo, il tempo di una veloce colazione e poi in barca pronte per partire.
L’oro del sole che si sveglia accendendo i colori delle case, il suono delle campane, la chiesa ancora illuminata nella parte alta del borgo, il castello nell’azzurro, il profilo delle montagne che abbracciano la rocca di San Pietro rendono magica l’uscita dal canale. Poi iniziano le manovre di partenza, unico momento in cui il vento si fa sentire soffiando da terra, da levante, consentendo una bella issata di spi.
Le ore in regata sono tante, senza vento, Fausto, il Guru, instancabile non smette di raccontare ciò che succede, in barca c’è armonia e nonostante la cottura a fuoco lento sotto un sole ancora estivo, la limitata possibilità di movimento e la voglia repressa di tuffarsi in un meraviglioso mare turchese, si arriva al traguardo di Punta Manara con i volti abbronzati e sorridenti.
Le due giornate di regata sono state piacevoli, l’armatore ed il resto dell’equipaggio del Farr53 hanno accolto le VeleRosa lasciando loro l’iniziativa e l’organizzazione delle manovre determinando un’efficacissima sinergia di un unico team coeso.
QQ7 è ancora primo in ORC. Alla premiazione presso lo Yacht Club di Chiavari, le VeleRosa sono cariche di coppe e piattini, anzi piattoni.
Il tempo di qualche fotografia e poi fanno ritorno sulla VeleRosa Mobile verso Milano.
Al solito in autostrada c’è la coda, ma il tempo scorre veloce tra tante telefonate in viva voce con il coach (Duccio) e con le velette assenti, poi il tempo restante è utilizzato per l’organizzazione della stagione futura, il calendario VeleRosa è stato sfogliato fino a settembre.
Ora le ragazze devono ricostruire il delicato incastro di date, barche e disponibilità di equipaggio, coach e armatori, poi una volta ultimato questo gioco di prestigio ed equilibrismo, lo spettacolo potrà iniziare, quindi…
“Stay tuned, stai con le VeleRosa!!!”
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