METEOR – Italiano Match Race, la Pekora sorride…
Passignano sul Trasimeno, 8-10 giugno 2012
Ancora un successo per la Pekora spezzina, un meritato secondo posto all’Italiano Match Race Meteor che lascia un pò di amaro in bocca ai nostri ragazzi che hanno calcato il podio negli ultimi 5 anni con un primo nel 2009 e ben quattro secondi in una specialità, il match race, tutt’altro che facile.
I complimenti di rito, oltre che a Davide Sampiero, il timoniere della Pekora, vanno a Paolo Nocentini (centrale) e Sandrino Giumelli (prodiere, nella foto) che sopportano e supportano con entusiasmo il loro eclettico timoniere.
Volevamo scrivere qualcosa di particolare, ma, navigando su internet, abbiamo ritrovato sul sito della classe un’intervista a Davide che reputiamo ancora attuale. Copia e incolla ed ecco il pezzo scritto nel 2009, anno vincente per Pekora Nera ed il suo equipaggio:
Ciao Davide, complimenti a te e a tutto l’equipaggio per la vittoria, non è molto che frequentate la Classe Meteor, ma già vi ponete ai vertici della classifica. Complimenti anche per Pekora, è proprio bella, la scelta dei colori e alcuni accorgimenti, rendono un Meteor di quarant’anni, una bellissima barca con niente da invidiare dal punto di vista estetico, a barche più moderne.
Potresti raccontarmi del tuo trascorso di velista?
Innanzitutto devo dirti che questa intervista ha per me un valore assoluto, praticamente da quando ho iniziato a regatare sul Meteor ho letto tutte le interviste che hai fatto ai vincitori degli eventi nazionali, ed il solo fatto di vedere il mio nome associato a quello di Negri, Sacchi, Di Martino, Godone, mi riempie d’orgoglio…
… In famiglia abbiamo sempre avuto la passione della vela, non riesco a risalire ad un inizio preciso, negli anno 70 mio zio Vejo iniziò a portarmi in regata con lui, poi sono arrivate le derive, il flyng junior, il laser, il 470, tante regate , tante trasferte, tanti ricordi e tante esperienze bellissime la maggior parte condivise con Paolo Nocentini, mio storico prodiere.
La barca costruita da mio padre che ci ha fatto regatare per oltre vent’anni, il servizio militare nel Gruppo sportivo della Marina Militare a Napoli e l’ esperienza sui Soling, sui J24 e sugli One tonner assieme a velisti del calibro di Cassinari, Sassi, Cian, è una grande esperienza che contribuisce profondamente alla mia maturazione non tanto tecnica ma quanto dell’ approccio ed alla mentalità delle regate.
Quando finisco il servizio di leva ,vado a lavorare per un periodo in veleria, alla Murphy & Nye dove ho la possibilità di fare tante regate , soprattutto nei laghi e ho la possibilità di regatare con velisti del calibro di Bruno Fezzardi, Stefano Rizzi e soprattutto dell’indimenticato Claudio “Aua” De Luca.
Alla fine degli anni 80 l’incontro con i fratelli Giumelli (che stavano cercando di comprare una barca a motore) è un colpo di fulmine, da quel giorno nasce una simbiosi che è tuttora solidissima, con loro, e grazie a loro nasce tutta la serie di Sirilassi, barche da regata che vincono molto a spasso nel Tirreno.
Arrivano i 6 giri d’italia a vela e le grandi regate d’altura per due, ( 6 corsica per due di cui 3 vinte)
Alla fine degli anni 90 ci stanchiamo delle regate in tempo compensato e proviamo con il monotipo, prima con il Nytec 25 dopo con il Beneteau 25.
Le stagioni con il Beneteau 25 sono bellissime, riscopriamo il piacere delle regate vere in monotipo e ci ripromettiamo di non mettere più piede sui barconi stazzati anche perché i risultati in monotipo sono veramente soddisfacenti.
Gli impegni dei singoli, però, ci fanno soffrire e nel 2006 l’attività del 25 viene rallentata.
Quando e perché hai scelto la Classe Meteor?
Nel solito periodo il mio amico di vecchia data, Paolo Fardin, mi dice che ha un Meteor che non sta usando e che se voglio posso usarlo visto che nel 2007 faranno il Campionato alla Spezia.
Accolgo con tiepido entusiasmo il suo invito e porto Ondevitare nel cantiere Navalmare di Muggiano dove ci apprestiamo a sistemare la barca per fare le regate.
L’entusiasmo cresce andando avanti con i lavori e appena iniziamo a regatare ci rendiamo conto che la classe è veramente divertente .
Il resto è storia recente, dopo il decimo posto del campionato a casa nostra decidiamo di cercare una barca tutta nostra……………… e parte l’operazione PEKORA NERA.
Quando hai scoperto il Match Race?
Nel 2007 dopo il Campionato di Spezia il mio Capoflotta Riccardo Incerti mi comunica che devo andare a rappresentare la nostra flotta al Campionato italiano M.R. al Trasimeno e visto che non conoscevo nemmeno una regola di questa disciplina mi sono affidato a Federico Albano che con la sua grande esperienza di Match Race maturata sui più grandi campi di regata virtuali (lui è un vero Campione di Virtual Skipper) mi ha insegnato tantissime regole e malizie di questa disciplina.
Poi , come in tutte le cose , la dedizione e la voglia di crescere hanno fatto il resto.
Ci puoi consigliare uno o piu libri di conduzione tecnico-tattica di regata per questo gioco ma anche per le regate di flotta?
Mi dispiace molto ma non ho mai letto un libro che parla di vela , forse sarebbe ora che lo facessi, magari eliminerei qualche difetto.
Prediligi un armamento semplice o regolazioni di dettaglio?
Il Meteor , sotto questo punto di vista è molto stimolante, la libertà che ti lascia il regolamento è un incentivo a migliorare sempre l’armamento. Detto questo , dopo aver fatto tante prove siamo tornati un po’ all’antico ed abbiamo semplificato abbastanza.
Le vele, le compri e basta o dai delle indicazioni al velaio, se si quali?
Nella veleria ONE ho un rapporto molto privilegiato, ho lavorato con molti di loro alla Murphy & Nye e ci conosciamo molto bene. I programmi con cui la veleria lavora sono al top e la tecnologia utilizzata per la produzione delle vele da regata è eccezionale, quindi io mi limito a rimandare un feedback dopo aver usato le vele.
Ogni quanto cambi le vele?
Le tre vele del meteor hanno un’usura completamente differente tra loro, lo spinnaker rimane competitivo anche 10 anni ( su percorsi a bastone) , la randa rimane competitiva parecchie stagioni (infatti alcune velerie propongono addirittura il dacron ) il genoa invece rende il 100% pochissimo tempo, non tanto per i carichi di lavoro , quanto per l’usura che ha sullo stralletto, sulle sartie, sulle draglie, infatti io proporrei di modificare la stazza della barca dando la possibilità di eliminare la battagliola.
Comunque per non sbagliare ad ogni Campionato Nazionale cerco di presentarmi con un gioco di vele che ho usato per una regata sola con vento leggero.
Quante regate fai in un anno e di che tipo?
Quest’anno credo che arriverò a farne un ottantina, in circa quaranta giorni di regata, la maggior parte sul Meteor.
Regati solo nella Classe Meteor?
No, in questo periodo privilegio le regate Meteor, ma salgo su qualsiasi barca possibile, è una droga!
Mi parli del tuo equipaggio?(ruoli, disposizione,….)
Mi piace molto vincere le regate, ma vado in barca solo con persone con cui sto bene prima, durante e dopo le regate.
Pekora Nera ha un equipaggio di 5 titolari, che si alternano a seconda delle esigenze: Paolo, Sandrino, Cesare, Federico, ed io.
Cesare, Federico e Paolo sono a turno i centrali , Sandrino è il prodiere ed io il timoniere.
Pretendo sempre molto da loro , a volte anche troppo, ma credo che che il più grande pregio di questo gruppo sia quello di riuscire ad avere una tensione nervosa alle stelle durante la regata (spesso se ne accorgono anche gli avversari) ma immediatamente dopo l’arrivo si ripristina automaticamente un clima goliardico e rilassato da amici veri.
Purtroppo le regate e ancor di più i Match race danno risalto solo al timoniere, invece i successi come il nostro sono da condividere in parti assolutamente uguali tra tutti i membri dell’equipaggio.
Privilegi le pressioni o i salti di vento previsti?
Da quando regato in monotipo non guardo nemmeno le previsioni, vado in acqua e prendo quello che c’è senza problemi, se invece consideriamo i risultati ottenuti, sono molto più competitivo con vento forte o molto forte.
Usi la bussola e di che tipo?
Si, uso la bussola digitale ma non in modo scientifico, leggo dei dati , li elaboro ma poi uso l’istinto
Usi altra strumentazione?
Si, ho montato un log , mi serve a sapere quando sono in target di velocità e quanto rallento nelle virate.
Perchè hai scelto ti ristrutturare un vecchio Sipla?
Perché siamo dei pazzi!!!
Facendo la somma del tempo e del denaro spesi avremmo potuto comprare un paio di barche nuove da Arcaini, se poi vorrai ti farò un resoconto dettagliato e documentato anche fotograficamente (potrebbe essere interessante anche da pubblicare) di quello che abbiamo fatto.
Comunque l’esperienza di “refittare” un meteor in maniera così radicale è stata molto appagante .
La scelta del Sipla comunque è arrivata dopo che avevamo avuto in prestito per un match race Nonna Ottavia, un sipla molto datato ma rimesso a nuovo, la comodità del pozzetto non è nemmeno paragonabile, poi abbiamo vinto l’evento e ci siamo convinti di essere molto veloci.
A distanza di un paio d’anni posso dire con certezza che non esistono differenze sostanziali di velocità tra barche vecchie e nuove, forse l’unica leggera differenza si può apprezzare con onda e vento importanti quando le barche nuove fanno valere la loro maggior rigidità.
Vista la tua esperienza in tante Classi, hai qualche suggerimento per la Classe Meteor?
L’unica cosa che credo manchi nella Classe Meteor è la presenza di un Calendario Nazionale, una serie di eventi che diano a tutti noi la possibilità di confrontarci con le altre flotte un po’ più spesso, il fatto di incontrarci solo per il Campionato Italiano secondo me limita un po’ la crescita del livello generale.
Per il resto il Meteor è perfetto, bello, semplice, economico da comprare e da gestire, facile da trasportare, facile da reperire usato ma ancora in produzione…… praticamente è perfetto ! (l’ho gia detto ma lo ribadisco liberalizzerei solo l’uso della battagliola)
integralmente copiato da http://www.assometeor.it/news.asp?id=80