Trofeo Sampiero 2017… “in alto i calici!”
Lerici, 27 giugno 2017
Riceviamo e pubblichiamo con onore questo resoconto di Cristina Sampiero di una splendida regata, l’unica regata di vera altura del panorama velico spezzino, il Trofeo SAMPIERO, organizzata dal Circolo della vela ERIX di Lerici.
IL NOSTRO TROFEO…
Non lo so come sia stato possibile ma sta di fatto che siamo riuscite a mettere insieme l’equipaggio per il Trofeo Sampiero 2017.
Prima della partenza, felici... ma dov'è Paolo?Francesca Imbrioscia aveva una missione da compiere: riportare in mare Far Star, la barca che Franco (suo padre) aveva comprato da poco e non ha fatto in tempo a godersi. Io avevo il profondo desiderio di partecipare al trofeo di famiglia e, dopo tanti anni senza vela, ritrovarmi ancora una volta in mezzo al mare, nel sole, nel vento, nella notte. Tanto l’entusiasmo e tanto il desiderio, che abbiamo stressato un po’ tutti e, sabato 24 giugno 2017 Far Star ha mollato gli ormeggi alla volta della Gorgona con il seguente equipaggio d’eccezione: Andrea e Paolo Nocentini, Francesco Ferrarini, Alessandro Giumelli, Francesca Imbrioscia e Cristina Sampiero. “Belin che crew” ha commentato qualcuno. Eh sì, grandissimo crew, alla luce dei fatti.
Partenza strepitosa con il giovane e impavido Andrea Nocentini al timone. Nella mischia credevo che ci avrebbero schiacciato come una noce della California invece, voilà, in prima fila. Stupendo. Grande Andrea, è stato meraviglioso girarsi e vederli tutti dietro. Comincia la traversata ma il vento è pochino e si va davvero piano, il sole ci cuoce e noi siamo felici, tanto felici quanto incredule. Siamo qui, ci siamo davvero, in mezzo al mare, con gli amici di sempre che hanno scelto di accompagnarci e onorarci con la loro presenza.
Passano le ore e arriva una bonaccia da agonia. Fermi piantati in mezzo al mare, sotto il sole, senza un filo di vento. Che noia. Non ci resta che prendere un aperitivo. Abbiamo una cambusa che potrebbe sfamare l’equipaggio della Vespucci e… due bottiglie di prosecco di valdobbiadene superiore. Salta il primo tappo e i calici innalzano i nostri cuori alla nostra “delegazione celeste”, Franco, Claudio e Vejo. Pian piano arriva il tramonto e con esso il primo miracolo della natura, un piccolo branco di delfini. E’ sempre un momento entusiasmante quando vedi saltar fuori quelle pinnette sincronizzate di 2, 3, 4, 5 delfini. Che spettacolo, ci si starebbe una vita a guardarli, è una danza vederli passare e poi scomparire.
Arriva un po’ di venticello ma poco, niente di risolutivo e pian piano cominciamo anche a scoraggiarci un po’. Al timone si alternano Andrea, Francesco e Paolo. A prua Sandro si occupa di tutto il resto. La Francy collabora alle manovre ed io… controllo gli avversari. Diamo lo Spy, rimettiamo il fiocco, riflettiamo su il Gennaker ma alla fine di miglia ne facciamo poche. Si avvicina la mezzanotte e cominciamo a fare i calcoli delle possibilità di arrivare per tempo in Gorgona. Tempo massimo ore 02.00. Dura farcela. Per ragionare meglio la Francy ci prepara un Ti-punch e i calici si levano in memoria di Franco, grande velista e grande estimatore di questo nettare a base di Ruhm, zucchero di canna liquido e lime. Un’istituzione per noi ormai, non possiamo starne senza. Il tempo passa, le probabilità scarseggiano sempre più. Conti su conti, impossibile no ma altamente improbabile sì…Siamo incerti sul da farsi ma mollare ci spiace proprio. Io e la Francy non ci rassegnamo e, con un certo cipiglio, alziamo gli occhi al cielo e diamo una voce a quei tre lassù per farci mandare un po’ di vento. Sembra pazzesco ma di punto in bianco, l’universo si è allineato, è arrivata una tronata di vento e in pochi minuti abbiamo cominciato a volare. Una cosa incredibile. Era comunque tardi, era questione di minuti e non sapevamo se qualcuno del nostro gruppo avesse girato la boa in modo da tenerci in gioco per un ora in più. Non si molla, teniamo duro e andiamo avanti. La fortuna aiuta gli audaci. Alle 02.08.23 giriamo la boa e scopriamo che quello prima di noi ha girato all’ 01.08.33. Non ci si può credere, 10 secondi ancora e saremmo stati fuori gioco. Che spettacolo! Bisogna brindare. Parte il secondo tappo di prosecco e imbastiamo una cenetta spartana con ogni ben di Dio e tanto di caffè finale. Che serata magnifica, quante risate. Risaliamo verso Lerici e all’altezza della nave gasiera vediamo un rimorchiatore che ci punta le luci addosso. Siamo troppo vicini, dobbiamo allontanarci. Minuti di trambusto: ammaina lo Spy, tira su il fiocco, cambialo con quello olimpico, qualche urlo in qua e in là ma non ci ferma più nessuno. Qualcuno va a riposare un po’. Paolo non molla il timone neanche un minuto. Io resisto, non faccio niente ma non voglio perdermi neanche un istante. Prima il tramonto, i delfini, i gabbiani, le stelle cadenti poi l’ansia e l’entusiasmo per arrivare alla boa. Ora l’alba, le onde, il vento. No, non voglio perdermi niente. Arrivano le 07.00 e le mie ossa urlano vendetta. Cedo, vado sotto a riposare un po’. Alle 08.30 mi chiamano, siamo all’arrivo. Ore 08.50 del 25/06/17 Far Star taglia il traguardo del Trofeo Vejo e Claudio Sampiero 2017… e noi c’eravamo.Ci sarebbe bastato partecipare invece abbiamo fatto una gara esaltante, ci siamo anche divertiti tanto e, contro ogni aspettativa, abbiamo tagliato il traguardo arrivando secondi in barba ai tanti che si sono ritirati. Non saprei davvero cosa chiedere di più.
Una cosa è certa, la passione e l’amore che abbiamo messo in questa impresa si è vista tutta e ci ha premiati. Grazie Francy del tuo entusiasmo e grazie ad Andrea, Paolo, Francesco, Sandro. Grazie anche a Davide, paziente regista e alla mitica delegazione celeste, per averci aiutato a realizzare questo piccolo grande sogno a cui tenevamo tanto.Alla prossima!
LE CLASSIFICHE COMPLETE
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tutti bravissimi, veramente un bell’equipaggio! Ma un applauso particolare a te,Cristina, per come hai saputo trasmetterci le tue|vostre emozioni per una regata- tributo a dei grandi amici
bello !!!!!!!!