BALENE e DELFINI si colorano di Rosa…
La Spezia, 8 aprile 2013 - articolo di Licia Bologna, responsabile comunicazione Vele Rosa Sailing Team
L’avventura delle VeleRosa inizia la mattina presto del venerdì e piove a dirotto.
L’appuntamento è al Porto Mirabello di La Spezia con il “nuovo” equipaggio costituito prevalentemente da riserve che si conoscono appena.
Tanti sono gli ultimi dettagli da curare per affrontare le 150 miglia di regata: la preparazione della barca, il perfezionamento dell’iscrizione e tutti i briefing necessari, sia del comitato di regata che interni al team.
Prende vita così il minuetto della banchina, tra varie attività, saluti festosi e chiacchiere con ”colleghi” regatanti.
E’ sempre una gioia ritrovare gli amici del Circolo Vela Mare, sempre sorridenti con la voglia di andar per mare.
Alle ore 17, ha inizio la Regata dei Cetacei, Rotta delle Balene, con un pallido sole e un debole venticello che a malapena gonfia le vele.
Le VeleRosa esordiscono con una partenza da manuale, BeBlue2 (l’X35 rosa) è tra le prime a varcare la linea di partenza.
Il sole intanto inizia ad tuffarsi dentro le nubi all’orizzonte, le casette colorate della Serra (di Lerici) sono illuminate dagli ultimi raggi di sole e brillano nello scuro della collina annegata dall’ombra del crepuscolo.
La barca delle ragazze continua a staccarsi notevolmente dalla flotta mentre il cielo è pennellato di azzurro, il controluce del rosso del faro del Tino disegna i contorni delle scogliere sagomate dai pini marittimi e dai cespugli, le piccole nuvolette, candide e stratificate, fluttuano bordate di luce perlacea.
Le VeleRosa aumentano il distacco con il resto delle barche, intanto il vento cala riducendosi a un debole soffio di un sussurro, il fiocco rientra ritmicamente con le onde, la randa sbatte come un bongo impazzito.
Più tardi, tra cielo cobalto e mare petrolio, l’X35 si ferma, all’orizzonte tutte le sfumature di grigio e di azzurro, le VeleRosa sono immerse in un silenzio rotto dalle vele “maltrattate” da onde di mare senza vento.
Trascorrono le ore nell’immobilità, la meteo prevede vento in diminuzione (pare impossibile), quando ormai le stelle brulicano nel cielo, le ragazze decidono di partecipare alle regate costiere del sabato e della domenica. Un po’ come Arthur Fonzarelli, che non riesce a pronunciare la parola “scusa”, così le femmine proprio non possono scandire il verbo ”ritirarsi”.
Tornando indietro, impiegano parecchio tempo per raggiungere il resto della flotta, avvolte nelle tenebre, circondate da luci di terra e di cielo, nel silenzio salutano le ombre nei caruggi di Portovenere e arrivano al Mirabello dove l’ubiquitario Atti (Attilio Cozzani) le attende con le cime in mano.
La costiera del sabato è un’agonia di poco vento da ovest.
La partenza del team rosa è notevole, ma la rotta su Forte dei Marmi è faticosa, la barca arranca, con lo spi si scende lentamente verso la boa.
Per fortuna c’è la kryptonite delle VeleRosa: le polpette della nonna della SUSA.
L’effetto si manifesta in bolina, BeBlue2 torna a volare leggera come una libellula e a recuperare la flotta, giungono alla boa di Marina di Carrara nel tardo pomeriggio e sfinite bordeggiano al tramonto per raggiungere l’isola del Tino.
Clamoroso, le diavolesse rosa recuperano le barche distanti miglia e tagliano il traguardo terze a pochi minuti dalle prime due.
E finalmente, con la regata di domenica, è il trionfo.
Con un venticello da est- sud est, l’equipaggio parte tra i primi, con la precisione di un bisturi, insinuandosi spietatamente negli spiragli incustoditi offerti dagli avversari. La barca risponde repentinamente alle richieste di aumento e diminuzione della velocità.
Occhi che cercano la boa di Marina di Carrara perdendosi nella meraviglia del bianco del marmo delle Apuane, occhi che vedono allontanarsi sempre di più gli avversari.
Nel bordo di rientro verso l’isola del Tino, la distanza è imbarazzante, aumenta inesorabilmente.
Le VeleRosa tagliano il traguardo praticamente per seconde, precedute da un Comet 41s.
A bordo la gioia esplode, ora è tempo di far festa.
La felicità del risultato è amplificata dalla conferma di aver trascorso tre giorni in armonia, divertendosi, concentrate, sempre sul pezzo, ma mai prendendosi troppo sul serio.
Le velette continuano a festeggiare alla premiazione, esplosioni festose salendo sul podio per il primo posto di categoria e per il secondo over all.
Grande l’emozione quando il Circolo Vela Mare ha premiato la squadra per il supporto e il contributo organizzativo…
Grazie Andrea (Andrea Parenti), un dono prezioso per queste indomabili VeleRosa.
Grazie agli organizzatori per aver reso speciale questa 10ª edizione della Regata dei Cetacei: Autorità Portuale di La Spezia in primis per aver creduto nella valenza di questo evento, dedicato agli amanti del mare e a tutti coloro che tengono alla conservazione dell’ecosistema marino, Circolo Velico La Spezia per il supporto a 360° a tutti i regatanti, Porto Mirabello per la splendida e cortese ospitalità e ultimo ma non meno importante, Porto Lotti per la stupenda location della premiazione.
Ci vediamo tra pochi giorni, per cui…
“Stay tuned, stai con le VeleRosa!!!”
(L.B.)
SUSA, SEI IL NOSTRO PUSHER DI POLPETTE!
8 minuti prima del Comet, “Mo’ esce Anto’ ” , Wawa ha passato la boa di arrivo, stranamente non si era ritirata…..come abitudine del weekend….
Ciao Giusy
Grazie Atti… sempre attento e amico delle VeleRosa.
Grazie e complimenti… BRAVISSIMO TU…
Licia
Che emozioneeeeee unicaaa!!
COMPLIMENTI ALL’EQUIPAGGIO DELLE VELE ROSA
wALLABY
grande Giusy… anche tu un po’ VelaRosa… anche se per un pomeriggio di allenamento… ma RIMANE!
un bacio e complimenti a voi Wawa!!!
L.