Campionato Nazionale METEOR, l’epilogo….
articolo di R.I.V.
Ultima giornata, una sola prova ancora da disputare, partenza ancora alle 8.30, sperando nel peler.
Gli equipaggi arrivano puntualissimi, dopo aver caricato le macchine all’alba dell’ultimo giorno.
Le classifiche, contrariamente a quello che succede di solito, possono ancora subire importanti cambiamenti, per cui la tensione è alta: la nona prova porterebbe al secondo scarto, e rivoluzionerebbe parecchi risultati.
Alle 8.30, puntuale come la morte, il segnale di avviso viene esposto nonostante il vento sia tutt’altro che dichiarato, ed anzi la timida brezza da nord mostra evidenti segni di instabilità.
La linea di partenza viene disegnata con l’abituale approssimazione. Il risultato è subito evidente: i primi due tentativi di partenza abortiscono con l’intelligenza, il terzo è una nera, senza che nessuno si ponga il problema di un adeguamento della linea.
Si parte, e subito il vento mostra vistosi segni di cedimento, la bolina è un calvario interminabile, che sembra dar ragione un po’ a chi ha scelto la destra, un po’ a chi è andato a sinistra.
Faticosamente si arriva alla boa, con continue inversioni delle posizioni, ed inizia una poppa estenuante, che per fortuna si chiude con una S che tutti accolgono con sollievo, anche quelli che stanno dietro ed hanno tutto da perdere: finito, adesso le classifiche finali, le premiazioni e poi tutti a casa.
Non è così semplice: pare che fare le classifiche per un monotipo sia una cosa estremamente difficile, solo dopo circa due ore si riesce ad avere il risultato, quando ormai quasi tutti hanno disalberato e preparato la barca sul carrello stradale.
Le classifiche non vengono diffuse prima della premiazione, un po’ di ansia è palpabile.
Non ci sono dubbi su chi abbia vinto, Nicco Bianchi con Corto Maltese ha dominato il campionato con una tranquillità evidente, ma ancora qualche dubbio sulle barche a premio rimane. La piazza d’onore va al bravissimo Matteo Para, di Rimini, su Città di Viserba, seguito dalla triestina Serbidiola, condotta da Andrea Micalli. Qualche tensione viene provocata dall’assenza polemica dell’equipaggio di Engy, di Chioggia, che è stata ostacolata sul traguardo da una barca che era BFD, ma a cui la cosa non era stata comunicata; pare che questa omissione sia costata a Sambo il terzo posto.
Per gli spezzini un po’ di amarezza dovuta al risultato imprevisto di Davide Sampiero, che termina quattordicesimo, subito mitigata dalla percezione del grande risultato collettivo: unica flotta a piazzare cinque barche tra le prime venti, con Marco Vaccarini ottimo nono, Elio Righetti undicesimo, Riccardo Incerti diciottesimo ed Andrea Inzani diciannovesimo. Non male anche gli altri due rappresentanti della flotta, Riccardo Lazzerini ventiseiesimo e Stefano Antognetti trentunesimo con una regata in meno ed una lunga serie di recriminazioni per incidenti subiti per responsabilità altrui.
Siamo ai saluti, baci ed abbracci, ci vediamo l’anno prossimo al Trasimeno, e salta fuori l’ultima cosa che ci aspettavamo: le classifiche sono sbagliate, i risultati di alcune barche sono stati sostituiti con quelli di altre.
Nessuno ha più voglia di far polemiche, va bene così e si torna a casa, solo il caparbio Augusto Toson, neosegretario della Classe, decide di rimanere fino alla soluzione del problema, che pare arrivare alle 16.40 con la stampa della quarta classifica definitiva, quella che dovrebbe risolvere tutti i problemi. Non sarà così, oggi sul sito del Circolo organizzatore è uscita una quinta classifica definitiva, che però forse così definitiva non sarà, visto che ad un rapido esame almeno un errore pare averlo.
Forse un Campionato Nazionale di una Classe che porta 60 barche al Campionato meritava un po’ più di attenzione.