Ciao, buona giornata!
La Spezia, 16 aprile 2016
Spesso, la sera, quando sono davanti al computer, mi tornano in mente le ‘litigate’ che ci facevamo parlando di politica. Litigate è un parolone, diciamo pure che ci prendevamo in giro, anzi, ad esser sincero, ero io che ti stuzzicavo e sinceramente giocavo facile. Ti arrabbiavi tanto, poi capivi che scherzavo e mi mandavi a quel paese, poi, amici come prima, ce ne andavamo a letto senza comunque aver cambiato il mondo!
Eh si, tu lo avresti voluto cambiare questo mondo, eri un visionario, un pò come i tuoi amici del Movimento al quale tenevi tanto. Eri un puro e… mi mancano tanto quelle ‘litigate’ anche se forse,oggi, ti darei amche ragione!
Aldilè di questo ci accomunava una passione grande, una passione per il mare e per la vela che annientava tutte le distanze ideologiche. Sapevo che nutrivi profonda stima per me e ti ringrazio, anche da parte mia c’era immensa stima per un uomo che rispettava il mare, per un marinaio come te!
Ci manchi….
Ora che è passato un anno, ti voglio ricordare con le parole di chi ha convissuto con te gli ultimi felici anni. Mi ha scritto e molto volentieri pubblico questo suo pensiero.
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Ciao Enrico
oggi è un anno che non ci sei più ed è un anno che un vuoto incolmabile rimane lì, lasciando Elena, Jessica e tutti noi ancora senza parole.Ho qui tra le mie mani il tuo messaggio, il tuo ultimo messaggio di quel tragico 16 aprile 2015.
Ogni giorno hai dato a tutti noi una parola, un sorriso, un motivo per cui credere in qualcosa. Con lealtà, coraggio e sicurezza hai accompagnato centinaia e centinaia di allievi in barca per affrontare l’esame. Sono ora Comandanti grazie a te. Proteggili mi raccomando!
Con i tuo modo schietto, scherzoso, a volte rude ma sincero e spontaneo hai dato gioia e speranza, hai aiutato e compreso, hai spronato tutti.
Hai sempre creduto nel futuro. Hai sempre avuto la tua idea del mondo giusto e buono. Hai sempre combattuto con vigore e sempre aiutato a migliorare. Si, è vero, da buon Comandante non le mandavi a dire, ma non rimanevi un’ora inquieto. Subito cercavi di far pace e aiutare a fare bene. Perché eri diverso. Eri un uomo leale. Un uomo unico.
‘Più energia Scott, più energia!’, ti piaceva ripetere ai tuoi ragazzi in regata. Ai tuoi allievi ai corsi. Ai tuoi amici e ai cittadini nella vita di tutti i giorni. Credevi nella gente. Nella buona gente.
Non ce l’hai fatta a conoscere il piccolo Riccardo che Monica portava in grembo coccolato anche dalla tua amicizia. Da quella di Elena e di Jessica. Ho qui i tuoi doni. Sono per noi preziosi, intoccabili.
Alle ore 8.14 del 16 Aprile 2015 il tuo ultimo messaggio: “Ciao, buona giornata!” Perché era questo il tuo modo di iniziare un nuovo giorno. E noi vogliamo fare di ogni giorno, pensando a te, un buon giorno.
Ciao
Gianni, Monica, Riccardo e cinquecento allievi della scuola nautica Parma Vela.
Non conoscevo Enrico, ma questa lettera mi ha colpito e commosso. L’amicizia spesso è veramente una grande cosa, che dà valore e senso alla vita. Sarei felice di sapere che un anno dopo che me ne sarò andato qualcuno mi scrivesse una lettera così.
Io sono una di quei 500 e leggere la lettera di Gianni mi ha commosso oltre misura. Enrico ed il suo ricordo vive in un angolo del cuore di chi ha avuto l’occasione di conoscerlo. Buon vento Enrico