Come è dura l’avventura…
articolo di M.Balestrero
Non abbiamo ancora fatto in tempo a gustare appieno il brillante risultato di Sanremo che già siamo costretti,nostro malgrado, a rituffarci in una nuova bagarre sportiva come al solito tutt’altro che semplice.
Dico nostro malgrado perché stante il risultato mi sembrerebbe molto più giusto, dichiarare conclusa la stagione premiarci-pubblicamente- per riparlarne l’anno prossimo …. E’ forse chiedere troppo?
Scherzi a parte l’appuntamento è stato particolarmente bello e impegnativo ed è coinciso con la seconda tappa del circuito Volvo Cup valevole quale Campionato Italiano di classe Melges 24.
Così oltre ai presenti a Sanremo si sono aggiunti Fracassoli e Felci, Simoneschi Benussi & co., Favini coadiuvato da Rizzi-Ivaldi-De Luca e Nicolas Dal Ferro… per un totale di 56 barche da ogni parte del mondo tutte a pronte a darsi battaglia ai nastri di partenza. Il melges 24 non mi stancherò mai di dirlo e sono felicissimo che altri (Federico Albano ndr) possano confermarlo è semplicemente stupendo. Sport allo stato puro in cui nulla può essere lasciato al caso. Una barca tecnica, tattica con un livello eccezionale che potrebbe essere “fotografata” dagli ematomi che Cristiano (come moltissimi del resto) avevano alla fine del Campionato, testimonianza della sua spinta sulla draglia per raddrizzare il barchino, mai un secondo con il culo appoggiato in coperta a rifiatare. Una macchina “di tortura” se volete ma per chi ci corre semplicemente stupenda.
1°giorno: si scende in acqua alle 11:00 per rientrare a terra alle 19:30 un pelo stanchini (per il giorno seguente mi ci vorrebbe la sostituzione di un paio di arti) …. ma contenti facciamo un 12,10, 7 risultati che ci proiettano al 7º posto in classifica generale. Vento tra i 10 ei 14 nodi e sole. Come dice Bontempelli la vela è proprio uno sport meraviglioso!
2° giorno: iniziamo bene con un 10º senza correre troppi rischi. Seconda regata partiamo primi sul pin con chiamata per la sinistra …. il vento gira di 20 gradi…… ma a destra. 39mi con scarto bello che bruciato. biiip biip biip biiip solo per coprire il pensiero del Ghera che non la prende proprio benissimo, ma questo è il gioco, succede anche ai migliori. Terza prova di riscatto partiamo a destra e lì andiamo (non ci freghi due volte) terzi sino al termine. La Classifica sorride 6º posto overall.
3° giorno: Eolo fa le bizze e per la prima volta la termica non entra. Si regata così con ariette non sempre stabili nella direzione. Chiudiamo 13imi contenti per non aver bucato ma con un po’ di rammarico perché con qualche punto in meno (eravamo ottavi) saremmo lì a giocarci una possibile medaglia (il che a ben pensarci ha quasi dell’incredibile ma è così e d’altronde si sa l’appetito vien mangiando!!).
Ultimo giorno: sarà per la fatica o per una giornata non di vena eccelsa, facciamo il nostro peggio con un 16º e un 25º (che fino a poco tempo fa ci sarebbero sembrati signori risultati) chiudendo il campionato 10mi assoluti.
Conclusioni siamo veloci (come i primi) e ormai stabilmente lì davanti (il che è una goduria davvero pazzesca, visto il livello) per cui concludiamo 10mi assoluti e settimi degli Italiani. Davanti a Noi dei super equipaggi tra cui volutamente cito Navalmare 6º overall, che probabilmente può recriminare per una brutta ultima giornata almeno quanto noi ( ma meno di Blue moon). Federico Albano ha messo in piedi un equipaggio straordinario, composto da Niccolo Bianchi (campione Italiano uscente m24) al timone, Michele Mennuti alle scotte, Andrea Casale (6 o7 volte campione italiano j24 più una manciata di altri titoli) alla tattica, cui aggiungere Chicca Salvà (superfluo dire alcunché) a prua. Un equipaggio tanto forte quanto simpatico e disponibile-sempre-sia che si tratti di uno speed test prima di partire per scaldare i muscoli, piuttosto che di una cena per ridere e scherzare. Chapeau! Fede non lasciare … raddoppia!!!!
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