Da Lerici… “In rotta per le Americhe”
Lerici, 19 gennaio 2013 - articolo di Attilio COZZANI
Accolti dal Circolo della Vela ERIX nella splendida terrazza vista mare, ci siamo ritrovati ad ascoltare quella, che almeno all’apparenza, poteva diventare una delle solite noiose conferenze sul noto navigatore Amerigo Vespucci.
La sorpresa ci ha colti dopo pochissimi istanti, catturati da un racconto intenso ma reso molto leggero, dalle parole del relatore, l’Amm.Piero Carpani, che su questo argomento ci ha pure scritto un libro.
Io il libro non l’ho letto, ma usando lo stesso strumento dell’amico Piero, ho catturato su internet una recensione che dice:
“…. un libro in più su questo argomento rischierebbe di scomparire nel mare magnum di una monumentale bibliografia se non presentasse peculiari caratteristiche di interesse.
È un rischio che non corre davvero il volume dell’Autore che tratta i viaggi del navigatore fiorentino seguendo un doppio binario; da una parte immagina dirette a se stesso alcune tra le lettere (il cui testo è adattato ad un prosa moderna) inviate dal Vespucci a Lorenzo di Pierfrancesco dei Medici e a Piero Soderini tra il 1500 e il 1504, dall’altra descrive i percorsi del grande esploratore effettuati oggi: una rivisitazione a volo d’uccello resa possibile grazie ad un ausilio modernissimo, cioè Internet.”
Coadiuvato nella regia della serata dall’amico di sempre, Piero Francese, che per l’occasione curava la parte computer, grazie a molte diapositive, tutta la platea si è ritrovata catapultata in questi viaggi come se fosse parte dell’equipaggio di quelle piccole navi con le quali Amerigo Vespucci viaggiò da e per le Americhe.
Quello che ha catturato il mio interesse e credo anche quello del pubblico presente, è stata la dovizia di particolari e la ricerca quasi maniacale che il relatore ha messo nel collegare, passo dopo passo, documenti, lettere e singole parole, date per scontate per centinaia di anni. Quelli che fino ad ieri potevano sembrare ed erano stati considerati errori, grazie alla sua particolare ricerca possono oggi essere riconosciuti non più come tali.
Uno per tutti, nel suo viaggio verso le Indie, Amerigo cita in una sua lettera la posizione delle isole Molucche ad ovest di dove lui si trovava in quel momento, traendo in inganno molti storici che affermavano il contrario. Una ricerca più attenta dell’Autore, ha invece evidenziato che proprio ad ovest di dove si trovava Amerigo mentre scriveva quella lettera, in una carta nautica dell’epoca vi è riportato un porto con lo strano nome di “Moluc Emphorium”.
Un’altro aspetto che ha stupito i più, è stato il raffronto tra le coordinate geografiche e le caratteristiche delle coste come sono nella realtà e come invece risultano dalle corrispondenze del Vespucci, offrendo lo spunto per una serie di sorprendenti considerazioni. A molti è parso veramente strano, al limite del nostro pensare e del nostro navigare, poter attraversare l’Oceano con le poche conoscenze a disposizione. Ma forse è proprio quella la vera sfida, la vera capacità e ricchezza d’intelletto, che ha portato la marineria italiana ad essere ancor oggi un’eccellenza, checchè ne dicano Inglesi e Francesi.
Insomma, una serata veramente interessante che avrebbe potuto proseguire per ore se non fosse stato che, ad un certo punto, il buonissimo profumo di ‘muscoli fritti‘ che risaliva dalla cucina, (‘cozze‘ per i foresti) ha richiamo tutti all’attenzione del fatto che, erano già passate quasi due ore!
Grazie Ammiraglio, i complimenti glieli ho già fatti di persona, ma ancora adesso, mentre scrivo, riassaporo il piacere di una bellissima serata al Circolo della Vela ERIX con tanti amici… assolutamente da ripetere!
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