Destriero, un record ancora imbattuto!
di AC · 06/01/2023
La Spezia, 6 gennaio 2023
Inizio d’anno col botto per ASSONAUTICA La Spezia la compagine spezzina presieduta dall’Avv.Piergino Scardigli!
Lunedì 9 gennaio alle 18:00 alla Mediateca della Spezia (via Firenze 37, ex Odeon), sarà infatti proiettato il filmato realizzato dal Cantiere della Memoria dedicato all’impresa del Destiero: record di attraversamento dell’Atlantico ancora imbattuto!
Per chi ancora non lo conoscesse, il Cantiere della Memoria è uno spazio espositivo-propositivo sito a Le Grazie di Porto Venere per valorizzare la gente e le storie di mare, di navigazione e dei maestri d’ascia voluto dall’amico giornalista Corrado Ricci animatore di questo luogo, preziosa fucina di eventi.
L’equipaggio che prese parte all’impresa era composto da Cesare Fiorio, come responsabile e organizzatore, da Odoardo Mancini come comandante, Aldo Benedetti come comandante in seconda, Sergio Simeone come primo ufficiale, Franco De Mei come operatore di telecomunicazioni, Giuseppe Carbonaro come direttore di macchina, Mario Gando e Nello Andreoli come capomacchinisti, Massimo Robino come elettricista, Silvano Federici, Cesare Quondamatteo e Carlo Chiara come motoristi e i tecnici Davide Maccario, Giacomo Petriccione, Giuseppe Valenti e Michael Hurrle.
L’impresa fu voluta e patrocinata dal ricco uomo d’affari e principe ismailita Karim Aga Khan e appoggiata dalla FIAT di Gianni Agnelli e dall’IRI di Franco Nobili. L’operazione aveva lo scopo di superare i record stabiliti nell’attraversamento dell’Atlantico e riconosciuti con il cosiddetto Nastro Azzurro e, a partire dagli anni trenta, premiati dalla Hales Trophy.
La Hales Trophy, istituita nel 1932 dall’armatore e uomo politico inglese Harold Keates Hales, non deve essere confusa con il più informale Nastro Azzurro, poiché quest’ultimo va inteso come un semplice riconoscimento visivo (una striscia di seta azzurra generalmente issata sull’alberatura delle navi passeggeri di linea in servizio sulla rotta atlantica da Est verso Ovest), mentre la Hales Trophy è un vero e proprio trofeo che viene tuttora conferito a qualsiasi tipo di nave passeggeri purché di tipo commerciale che attraversi questo oceano in entrambe le direzioni.
Per questo motivo il record del Destriero ha sollevato diverse polemiche. La prima è che la società di classificazione originaria DNV aveva registrato l’unità come (private) Yacht Light Craft e non come nave passeggeri commerciale; è questa la ragione per la quale il Destriero non ha potuto gareggiare per la Hales Trophy. Proprio al riguardo lo stesso Fiorio, responsabile dell’organizzazione, ebbe a dichiarare: …gli inglesi parlano dell’Hales Trophy, al quale noi non aspiriamo, confondendolo con il Nastro Azzurro, per il quale invece abbiamo tutte le carte in regola…
Ma anche relativamente al Nastro Azzurro, tra gli storici navali vi è chi contesta al Destriero la validità della sua attribuzione, poiché si tratterebbe di una unità che nel tentativo di record non stava svolgendo regolare servizio passeggeri sull’Atlantico e perché l’impresa si è compiuta sulla rotta New York – Bishop Rock (da Ovest verso Est) invece che da Est verso Ovest, come avveniva per le grandi navi di linea; infatti nella corsa di andata il Destriero, incappando in una tempesta, aveva fallito la prova ed era arrivato a New York dopo più di 100 ore. Una simile controversia aveva caratterizzato nel 1990 il record stabilito dal catamarano Hoverspeed Great Britain che aveva ridotto di due ore il primato di attraversata conquistato nel 1952 dal transatlantico di linea SS United States.
Ad ogni modo il 5 settembre 1992 il successo del Destriero sulla rotta New York – Bishop Rock veniva festeggiato a Porto Cervo in Sardegna e la nave, non solo era bardata con il Nastro Azzurro, ma veniva anche premiata con il Virgin Atlantic Trophy da parte del magnate inglese Richard Branson e con il Columbus Atlantic Trophy da parte del New York Yacht Club e dello Yacht Club Costa Smeralda, per la doppia traversata. In quell’occasione lo stesso Aga Khan annunciava che..il Destriero, a breve, potrebbe affrontare una nuova sfida attraverso l’Oceano Pacifico.
In quell’evento, inoltre, si sottolineava che l’impresa del Destriero si poneva in linea con quella del transatlantico italiano Rex che 60 anni prima aveva vinto il Nastro Azzurro, riportando l’Italia ai vertici della marineria internazionale. Tuttavia è curioso notare che il Destriero, sempre secondo quanto riportato nelle schede della DNV, in realtà non battesse bandiera italiana, bensì delle Bahamas (Port Nassau) e la proprietà fosse della Bravo Romeo Ltd., società con sede a Dublino, Irlanda.