GIOGI… una mina vagante!
La Spezia, 19 luglio 2016 - articolo di Matteo Balestrero, armatore/timoniere di GIOGI
Sono passati alcuni giorni dalla conclusione agrodolce di una stagione velica straordinaria e intensa. Giorni utili non solo a smaltire le fatiche ma anche ad analizzare con lucidità quanto successo nell’arco di tutto l’anno sportivo.
Non possiamo che essere super felici per una stagione che nei fatti è stata un grande successo. Giogi, o meglio il La Spezia Sailing Team, dopo 34 regate ha concluso secondo il circuito riservato alla classe MELGES 32 dietro al solo INGA from SWEDEN (Giovani Cassinari alla randa ,Michetti trimmer e Vascotto tattico) per quattro punti. E’ giunto di nuovo secondo dietro a MASCALZONE LATINO (FAVINI,APPLETON..) alla tappa di Riva del Garda valevole quale Campionato EUROPEO.
Un solo punto,è vero, alla fine ci ha separato da un’impresa straordinaria, ma non c’è spazio per rimpianto alcuno (almeno in pubblico) considerando l’incredibile livello della classe e lo spirito con cui questo nuovo progetto velico è partito ad inizio stagione: ”…essere una mina vagante!”.
Questo era il nostro primario obiettivo. Nessun obbligo di classifica, ma la volontà di divertirci volendocela giocare con tutti…
E’ bastata una tappa, la prima, per farci andare stretta la definizione, divenendo da subito una delle barche da battere.
Nel corso delle 4 tappe del circuito abbiamo finito pari punti con INGA (terzo) a Porto Venere, abbiamo vinto la tappa di Porto ERCOLE, fatto secondi a Talamone e di nuovo a RIVA del Garda. Fastidiosi per chi aveva velleità di classifica come le zanzare in una serata d’estate.
Abbiamo conseguito questi risultati con un budget sensibilmente inferiore ai top team (circa un terzo per la precisione ) e soprattutto con uno spirito che ci rende unici nel circuito!
Siamo un gruppo di amici, gli unici con 4 veri non pro a bordo e 5 velisti in rappresentanza del nostro Golfo. Potrebbe sembrare marginale, voler fare, come spesso accade, una classifica nella classifica, ma non è così. Lo voglio sottolineare perché il legame che ci lega al nostro Golfo, che ci ha formato e supportato in tutti questi anni, è per noi un valore aggiunto. Ci piace portare con noi le nostre insegne locali in mezzo a velisti provenienti da tutto il mondo. Riuscire poi a primeggiare condividendo la gioia con degli amici (in alcuni casi di infanzia) quasi non ha prezzo…
Last but not least Cristiano (Gianneti), Elio (Borio), Leone (Taddei) e Davide (Di Maio), alla fine della stagione non avrebbero sfigurato nei rispettivi ruoli in nessuno dei TOP team presenti sulla linea.
Bravissimi
Con noi hanno condiviso la stagione tre super PRO quali Andrea CASALE, (randista strepitoso, non a caso eravamo probabilmente la barca più veloce della flotta di bolina e responsabile delle vele), Francesco di Caprio, detto il TOPO fuoriclasse della prua e Daniele “Caneta” CASSINARI alla tattica.
Una miscela davvero ben riuscita! Siamo stati bravissimi.
E veniamo a RIVA del GARDA tappa valida quale CAMPIONATO EUROPEO.
Primo giorno: tre ottimi parziali (4,2,5) nonostante due brutte partenze… grande CANETA a trovare tutti i corridoi possibili. Secondi a 5 punti da MASCALZONE.
Secondo Giorno: partiamo le prime due regate dalla parte sbagliata della linea e rimediamo due 9,l’ultima cambiamo lato e vinciamo con distacco.
Terzo Giorno: Vittoria nella prima, nella seconda per ½ scafo non riusciamo a crossare Tavatuy che ci avrebbe fatto vincere di nuovo, mentre nella terza decidiamo (di nuovo super CANETA) di perdere la regata (eravamo primi con MASCALZONE secondo) per danneggiarlo finendo Terzi, ma soprattutto facendo arrivare loro solo 7imi…
Così arriviamo all’ultimo giorno, con quattro punti di Vantaggio su MASCALZONE LATINO che, dicono i bene informati, alla fine di questa battaglia pare vincere con un solo punto di vantaggio (a pari merito avremmo vinto noi in virtù dei due primi di giornata). Dico pare perché io ho rimosso qualsiasi ricordo dell’ultimo giorno.
Non ricordo per esempio di essere partito primo salvo successivo annullamento della regata. Ne ricordo la partenza successiva sottovento ad INGA o l’aver perso nell’ultima bolina VITAMINA poi arrivato quinto … Dicono ci sia stata questa benedetta decima regata ma chissà perché a me sembra di non averla corsa affatto!
Un piccolo per niente insignificante punticino, che si porta in dote una grande lezione: mai mollare un metro.
Ne faremo tesoro cari Mascalzoni, ci vediamo con immutata, anzi accresciuta simpatia… l’anno prossimo!
Bravi, bravi e poi bravi. Semplicemente lo spirito migliore per raggiungere i migliori obbiettivi.
commento di uno dell’equipaggio: abbiamo affrontato l’ultima regata con la paura di vincerla