IL CIRCOLO VELICO LA SPEZIA COMPIE 80 ANNI
La Spezia, 23/06/2011 - articolo dell'Uffico Stampa C.V.La Spezia
Era la primavera del 1931, quando un gruppo di dieci amici, appassionati di vela, fondava il Circolo Velico La Spezia.
Erano anni dove lo spazio abbondava incluso quello prospiciente il mare, diventato oggi una risorsa che vale oro.
Quindi, la sede sociale venne collocata all’interno del porto mercantile.
Nel 56’, col trasferimento dei cantieri Inma a Pagliari, quello che era un insediamento destinato alla progettazione e costruzione di navi mercantili venne convertito a sede definitiva del Circolo Velico.
Campioni di vela e di vita che, con le loro affermazioni nazionali ed internazionali, hanno dato lustro alla città.
Giuseppe Fago olimpionico nel 1938. Nino Carozzo, di fiuto fino sia nella vela che negli affari. Fu lui insieme al cognato Iace Peer a fondare alla Spezia la veleria Carozzo & Peer poi Charlie Papa. Gianfranco Bianchi e Luca Taddei. Lamberto Colapietro De Maria, tanto per citarne alcuni. I velisti di oggi sono la naturale continuazione di quelli di ieri.
Attilio Cozzani ha appena vinto a Punta Ala il Trofeo “Gavitello D’Argento”, una delle più importanti manifestazioni veliche a livello nazionale per cabinati coadiuvato alla tattica da Massimo Dittamo, anche lui tesserato C.V.SP.
Matteo Balestrero e Cristiano Giannetti del Circolo Velico La Spezia, insieme a Massimo Gherarducci e Davide Di Maio spezzino il primo lericino il secondo, occupano il secondo posto nella classifica nazionale Melges 24, considerato il monotipo più performante dove si confrontano i velisti più talentuosi.
Ottavia Raggio si sta preparando per il faticoso quadriennio olimpico, nel tentativo di selezionarsi per le olimpiadi 2016.
Eventi importanti, organizzati dal Circolo Velico, hanno segnato la storia dello yachting.
Tra i tanti, merita una citazione particolare il raduno delle imbarcazioni d’epoca, organizzato nell’89’, quando il fenomeno era agli albori, con una partecipazione record di oltre 70 unità.
Prima e dopo di allora la continua organizzazione di regate zonali e nazionali ha segnato la vita del sodalizio. E la storia continua.
Domenica 26 giugno 2011 verrà disputata una prova del campionato zonale Optimist alla quale è prevista una partecipazione di 60/70 giovani velisti.
A settembre, invece, il Circolo Velico organizzerà il Campionato Nazionale Fireball, al quale parteciperanno anche equipaggi stranieri.
Il risultato?
Basta dare un’occhiata al golfo durante una qualsiasi domenica dell’anno per vedere quante imbarcazioni navigano a vela.
Nel perseguimento di tale risultato, il Circolo Velico ha avuto un ruolo sempre attivo e da protagonista.
Insieme al Circolo della Vela Erix ed alla Lega Navale sezione della Spezia ha dato vita al Comitato Circoli Velici del Golfo, struttura alla quale aderiscono oggi tutti i circoli.
Gli ultimi entrati sono la Società Vela La Spezia e Yacht Club Parma.
Ha partecipato alla fondazione ed è socio della Scuola Vela Santa Teresa.
Ha messo a disposizione la propria sede a favore della Promostudi ed in particolare a favore di quel gruppo di studenti della facoltà di architettura navale, che ogni anno si cimentano nella costruzione di una deriva con la quale partecipano ad una regata riservata agli altri atenei d’Italia che, come quello spezzino, progettano e costruiscono la loro imbarcazione.
Insieme alla Società Canottieri “Velocior 1883” ha dato vita allo Yacht Club La Spezia non solo per gestire i pochi ormeggi a mare, ma soprattutto per gettare le basi per una futura sede che raggruppi i servizi delle due società.
Insomma dove si parla di vela il Circolo Velico La Spezia è presente o cerca di esserlo.
Per ricordare la propria storia e per affermare la necessità della sua presenza sul territorio durante la Festa della Marineria si è tenuta una cerimonia presso la sede sociale, che come sfondo ha offerto uno spettacolo unico: la Vespucci che lasciava gli ormeggi dal Molo Italia. clicca qui per il link all’album fotografico.
Hanno onorato l’evento le massime Autorità cittadine il Sindaco Massimo Federici, il Presidente della Autorità Portuale Lorenzo Forcieri, il Direttore della Dogana Ennio La Tassa e per la Capitaneria di Porto il Capitano Davide Oddone.
A questi il direttivo, presieduto da Dani Colapietro De Maria e col contributo dei suoi consiglieri il vice presidente Pier Maria Giusteschi Conti, il past Presidente Gianfranco Bianchi, il segretario Erminio Bessone, il tesoriere Alberto Funaro, il responsabile della scuola vela Cristiano Giannetti oltre a Massimo Benelli, Roberto Taras, Roberto Oleggini, Francesco Tani e Enrico Podestà, ha ricordato che lo sport della vela, come il canottaggio promosso dai cugini della Società Canottieri “Velocior 1883”, è uno sport di sacrificio che forma il carattere. Un buon velista di oggi sarà sicuramente una preziosa risorsa per la comunità di domani.
Proprio per questo l’attività velica va promossa e tutelata, in quanto rappresentazione di una città che si affaccia sul mare e dal mare trae buona parte delle sue risorse ed energie.
Il Presidente ha concluso il suo intervento, ricordando che il circolo è un’area demaniale, di proprietà degli enti pubblici. Un’area che non deve essere considerata come un bene produttivo, ma una risorsa da tutelare e garantire.
Spezia non può avere un grande porto ed un piccolo circolo velico, ma un grande porto ed un grande circolo velico, come accade in tutte le città di mare, grandi o piccole che siano.
Un grande circolo significa un’adeguata sede a terra, ma soprattutto spazi a mare per consentire l’ormeggio delle imbarcazioni a vela, non secondo logiche di mercato, ma di promozione dello sport velico come segno distintivo di appartenenza al territorio.
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