IL FIDANZATO DELLA VELISTA…
La Spezia, 7 marzo 2015 - articolo di Licia Bologna
in replica a LE DONNE DEI VELISTI… ecco arrivare il rendiconto di una simpatica e sfegatata velista ‘spezzina’ che proprio oggi su Facebook dichiara:
Sono legata a Spezia da un amore viscerale, la mia mamma è di Spezia e tanti momenti di vera gioia mi riportano qui: la prima volta che ho visto Tellaro in una fredda notte di cielo terso invernale, Portovenere nella nebbiolina d’autunno, il Tino visto dal Castello di Lerici, a contare il numero di lampi del faro…
E ora che a Spezia c’è ancora tanto di me, non posso far altro che essere grata a questa città e all’affetto che a volte sa sprigionare senza eguali.
Grazie davvero..
Essere il fidanzato di una velista della specie regatante è una missione.
All’inizio il maschio è attirato dalla valchiria perché ha l’odore del mare, i suoi capelli sono pieni di vento e la sua pelle ha il bagliore del sole.
L’idea della femmina che sfida i marosi e non ha paura dell’infinito dell’orizzonte solletica la fantasia del neo moroso.
Man mano che si approfondisce la conoscenza, arrivano i sospetti.
Non stupisce certamente il “Regolamento di Regata” sul comodino o il libro di tattica che legge la mattina in metropolitana, ciò che inquieta il giovane virgulto è il fatto che nella sua graziosa ed elegante borsa, insieme a portafoglio – rimmel – lucida labbra, si trovino nell’ordine: coltello affilato, nastro isolante, pennarello indelebile, CRC formato tascabile, accendino anche se lei non fuma.
Sarà una serial killer, una spia o una terrorista?
Il malcapitato, molto probabilmente malato di calcio come se non esistessero altri sport, sta cercando di darsi una spiegazione per questa fanciulla un po’ balenga, quando ecco che si trova a dover fronteggiare una nuova situazione di tensione.
La velista, come tutte le donne, guarda con occhio lucido tutti i negozi di scarpe e borse, questo tranquillizza molto il maschio intento a pensare alla formazione del fantacalcio, ma è solo al passaggio davanti a un negozio di sport, o meglio di accessori per la vela, che la femmina in questione va in brodo di giuggiole. L’estasi è però raggiunta davanti al negozio di ferramenta.
L’accadere di ciò terrorizza il fidanzato, soprattutto quando realizza che l’interesse non è per attrezzi del découpage, ma per brugole-chiavi inglesi-cacciaviti e, ancora meglio, per super accessoriate cassette degli attrezzi.
Nonostante tutto questo, la vita dei piccioni i trascorre tranquilla, la rissa si sfiora solo al momento della programmazione del fine settimana.
Ogni venerdì sera che il calendario propone, la marinaretta DEVE (quasi un imperativo categorico kantiano) partire alla volta di uno dei mille campionati dai nomi stravaganti, brandendo il sacco stracolmo di cerate e indumenti vari, che la maggior parte delle volte hanno un aspetto ed un odore sinistro.
“Ma sta nevicando ed è gennaio, possibile tu abbia una regata?”
“Certamente, si tratta dell’importantissimo Campionato del Chichimbercolo, divertentissimo e super tecnico, pensa che sono monotipi, il campo di regata è fichissimo e bla bla bla…”.
La velista regatante è inarrestabile.
Accanita come un uomo e organizzata come solo una donna sa essere, conosce la situazione meteo in tempo reale di tutti i luoghi con uno specchio d’acqua.
Non perde di vista la Volvo Ocean Race ed è sempre alla ricerca di un oggetto strano, quasi misterioso, costituito da un materiale dal nome impronunciabile.
Mentre il fidanzato immagina vacanzine nelle Langhe e l’estate in giro per capitali europee, l’occhio di lei si fa assente, quasi impaurito, per poi ritornare alla normalità nel sentire pronunciare delle parole alla rinfusa come ad esempio: barca, vento, fiocco…
Per fortuna la passione della vela è una meravigliosa malattia, alla fine anche il fanciullo si contagia.
E tutti vissero felici e contenti.
Licia
Cara Licia, speriamo che il fidanzato della velista non entri mai in cantatto con la donna del velista………….!!!
ahahah, Biagio, hai ragione.
ma magari è proprio “l’altra faccia della luna” che crea il magnetismo.
chissà…
L.