La fiaba più bella…
Foce del Magra, 26 settembre 2011 - articolo di Alessandra Gagnatelli, prefazione di Attilio Cozzani.
Ciao a tutti i fantavelisti di acquadimare.net,
ieri sera, alla premiazione del Trofeo Foce Magra, un caro amico si è risentito pubblicamente con la Principessa della Prua causa una mia ‘aggiustatina’ ad uno dei suoi articoli. Chiarito il fatto, faccio pubbliche scuse all’amico in oggetto e, su indiretta richiesta della Principessa della Prua chiedo ai fantavelisti:
- c’è qualcuno che si è sentito particolarmente offeso da una di queste fiabe?
- c’è qualcuno che non vede l’ora di leggerle per farsi quattro sane risate?
- c’è qualcuno che pensa che la Principessa della Prua sia completamente pazza?
se avete tempo e ne avete voglia, commentate pure questo post scegliendo tra le tre risposte o aggiungetene una quarta, nel frattempo vi lascio alla solita favola che per questa volta, credo, non offenderà nessuno.
Attilio Cozzani
unico responsabile del blog e di quello che viene pubblicato su acquadimare.netCari Bambini del Golfo
Stavolta la Vostra Principessa della Prua si vede che non è stata tanto brava, perché ieri ha preso qualche bella sculacciata, e poi via, a letto senza cena! A niente sono valse le caramelle del suo principe della Raccabarca, è stata proprio una brutta serata, e per giunta nel suo amato Club, il Nautico Foce Magra!
Questa volta per il mio amico Attilio però ho in serbo una fiaba speciale, una fiaba che parla di Donne Con Molto, Moltissimo Senso dell’Umorismo.
Cari bambini, correva l’anno 2006, e sul bel laghetto di Como era in atto il campionato invernale monotipo Beneteau (Platu) 25. Che ventone, che freddo, cari bambini, quante pipì nei buglioli! 2 prove al giorno sia al sabato che la domenica per 2/3 week end al mese, tanta roba!
Fu così che 6 principessine che partecipavano al campionato, Antonietta, Licia, Beatrice, Silvia, Alessandra e Valeria si incontrarono e decisero che si erano simpatiche e che volevano diventare tanto amiche.
Erano tutte amanti della vela, tanto amanti da affrontare un campionato di 4 mesi in pieno inverno.
Alla mattina si doveva stare molto attente, perché sulle barchette c’era una bella patina di ghiaccio, e alla sera, quanti bombardini al bar del circolo! Che nasi rossi, ma che divertimento!
Alla fine di quel bel campionato le principessine si dissero ‘perché non fare qualche regatina tra di noi? Magari ci divertiamo!’ Tutte furono d’accordo, e in men che non si dica noleggiarono un 36.7 e iniziarono a organizzarsi. Proprio qui, nel golfo, ci fu la loro prima regata, la 100 vele di Lerici. Se non arrivarono ultime arrivarono penultime, insomma, non fu una grande prova. Ma chissenefrega, prosecchino e il pensiero alla prossima regata!
Tutti dicevano ‘nooo le donne non possono fare equipaggio, si commentano a vicenda le borsette, le barbie, le pettinature!’. E invece, dato che le Vele Rosa giocavano anche molto a macchinine e soldatini e davano alle borsette la giusta importanza, rimasero insieme, in barca e a terra. Silvia, alla tattica, 20 anni di esperienza di regate, istruttrice caprera e velamare, marinaia dentro, in grado di smontare e rimontare una barca intera in trenta minuti e di aggiustare qualsiasi cosa. Bea, dolce timoniera, silenziosa, attenta, fredda e concentrata. E ancora Antonia, alla randa, alta bella e magra e sempre pronta sulle raffiche, Alessandra, tailer, e a prua Licia alta e in forma all’albero, e Valeria, ingegnere di professione, attenta e precisa sui circuiti.
Nel 2008 arrivano due cose belle, la nuova barca – Namasté – un comet 41S con un contratto di 3 anni, e la Chiara, che lavorava come infermiera nello stesso ospedale della Principessa della Prua, che diventò ed è tuttora l’energica e pronta tastierista rosa
Il Coach, Duccio Colombi, per anni istruttore delle Vele Rosa al Velamare Club, sale in barca a febbraio del 2009 e fa fare alle ragazze un bel salto di qualità. Le VeleRosa iniziano a imparare cosa significa la parola ‘atteggiamento’. Sempre nel 2009 le ragazze si cimentano nella prima regata d’altura, la rotta dei Cetacei.
Arrivano quarte dopo 180 miglia percorse in 23 ore.
A Giugno le Vele Rosa si classificano in terza posizione in classe III alla Millevele di Genova. E’ la prima coppa per le ragazze (anzi, un piattino!), la presenza e gli insegnamenti di Duccio iniziano a dare i risultati
Nel 2010 arriva la prima bambina – la piccola Matilde, la figlia di Bea. Il pancione non impedisce a Beatrice di timonare il Trofeo Perioli 2009 e di portare a casa la seconda coppa delle Vele Rosa. Da quel momento Silvia passa dalla tattica al timone, e inizia a guidare le Vele Rosa tra le boe
Sempre nel 2010 arrivano Chiara detta ‘Rossa’, controtailer dalle tizianesche chiome, Chiara detta Sgattus, la donna sull’albero, 45 kg di energia sul banzigo, e Ilaria detta Pischi, direttamente dalla classe 29er.
Nel 2010 le Vele Rosa concludono la Regata dei Cetacei con il vecchio Cookson 12 ‘High 5’ in prima posizione in classe IV, e quinta posizione overall dopo una regata di 25 ore e mezzo con vento da debole a moderato.
Più impegnativa la prova al Pirelli con Namasté, con vento forte e molta onda le ragazze patiscono, ma concludono comunque a metà classifica la regata, nonostante il rating IRC, penalizzante per il Comet 41
Finisce nel 2010 il contratto con Namasté, e inizia la ricerca di un’altra barca. Top Yacht Race, il GS 44 race di Stefano Antognetti piace e convince e diventa la seconda barca rosa.
All’inizio del 2011 arriva la prima bella notizia, anche Valeria, la prodiera, aspetta una bella bambina, e nel frattempo arriva anche la seconda bambina di Beatrice, Anna. Alessandra da tailer si sposta a prua, ruolo che aveva comunque già coperto con gli equipaggi maschili. Anche nel 2011 le Vele Rosa ottengono il primo posto di categoria con High 5 alla rotta dei cetacei, e stavolta sfiorano il podio classificandosi al quarto posto in tempo reale. Con l’M37 Coconut (grazie al Mago Attilo per il contatto!) le Vele Rosa completano il Trofeo Ammiraglio Francese al terzo posto, dopo 17 ore di regata praticamente senza vento.
A giugno arriva QQ7 e con un equipaggio misto ottengono il secondo posto alla millevele categoria mini-maxi
E’ di ieri l’ultima regata (ad equipaggio molto ridotto a causa del cambio data del Perioli) e nonostante la prova faticosa per tutte e anche abbastanza frustrante stamattina le mail di commento erano tutte felici, entusiaste, gioiose, come se avessimo vinto.
È magico vedere la forza che dopo tanti anni ci tiene unite: solo il mare, il vento e tante tante miglia possono fare certi incantesimi.
Non c’è niente di più fatato che crescere e diventare grandi insieme su un pezzo di vetroresina che all’improvviso diventa la carrozza che ti porta al ballo. E allora, per prima cosa, impariamo a fare correre i bei cavalli bianchi. Se ci credi si può, anche se arrivi penultima, anche se ti fai qualche livido, anche se sbagli una strambata.
Raccontare le Vele Rosa per me è raccontare la fiaba più bella, la storia di 10 ragazze, donne, mamme… che salgono in barca, ritornano bambine e iniziano a giocare.
A.Gagnatelli
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Innanzitutto rispondo al sondaggio: scelgo la 2.
per quanto riguarda le Fiabe della bella Principessa della prua, ragazziiiii, sono fiabe e come tali non sono state create per dileggiare o offendere ma solo per far fare quattro risate post regata a dei poveri naviganti del bozzo (quali noi siamo).
Qualcuno diceva: nel bene e nel male purchè se ne parli…cosa dovremmo dire, noi Allegri musicanti, che siamo stati citati poco o nulla?
Buon vento a tutti e un bacione alla Principessa
Risposta numero 2: noi di Valkiria non vediamo l’ora di leggere le tue storielle per farci risate a crepapelle!!
Passiamo alla raccolta firme….non ci oscurate la Principessa delle Prua!! :-)
Probabilmente la principessa della prua un Po pazza lo ė pure… ma a me fa ridere un bel Po! guai a chi tocca le favole. se si vogliono toni seriosi (per delle regate di circolo?????) ci sono i quotidiani o i comunicati ufficiali
P.s. Che palle ma un pò di autoironia no?
Ciao Ale, come tutti… anonimo a parte…. ti confermo un bel 2 che trasformerei in un bel 10 dopo aver messo a confronto i commenti di un povero ANONIMO e ONCOLOGIA MEDICA che di quattro risate ne hanno proprio bisogno come i loro pazienti. Forse Anonimo passa le sue giornate seduto sul molo con il giornale sottobraccio in attesa che venga mezzogiorno, forse non sa che molti di quelli che ti leggono e ti danno il 2 e ridono delle battute e degli sfottò, di solito passano le settimane a snervarsi tra telefonate, problemi di lavoro, traffico caotico nelle nostre città metropolitane aspettando il week-end per raggiungere il mare e in particolare il Golfo di Spezia per trascorrere una giornata di mare , quello vero, imbarcato su una barca piccola o grossa che sia, con sole, pioggia e fulmini ma con l’unica speranza … IL VENTO. La Sportività, la Signorilità, L’Educazione ecc. ecc. che l’ OMINIMO decanta tanto non si dimostra sul campo di regata dove vige la regola dell’agonismo, ma a terra quando per esempio (successo questo week-end al trofeo classe Meteor) abbiamo prestato un nostro set completo di vele (quasi nuove) ad un’altro equipaggio che ha vinto, mentre noi siamo arrivati quarti, ma sappiamo accettare il risultato ed applaudire chi ha vinto. ALE … vai avanti e continua nei tuoi esilaranti racconti per quanto riguarta l’ANONIMO….. ricordati ………. UNA RISATA TI SEPPELLIRA’ !!!!
Massimo (PuntoBlu)
Risposta 2 senza ombra di dubbio.
E poi son la prua del “BIDONE BLU” e chi più di noi si dovrebbe sentir preso in giro dalla principessa della prua, ma stiamo parlando di SPORT, e di regate della domenica, e leggere al Lunedì delle storielle un pò fantasiose, un pò punzecchianti ed anche un pò pazzerelle, a mè sta più che bene. E’ un modo come un’altro per ricordarci di non prendersi troppo sul serio.
Anche perchè prendersela con allegria ad oggi per fortuna è ANCORA GRATIS!!!!!!!!
Ciao a tutti.
Oliver (bidone blu)
io sono tra’ quelli che leggono divertiti le fiabe della Principessa della prua, che sicuramente non e’ pazza, sicuramente non e’ normale, semplicemente e’ una persona straordinaria!!
Ale continua!
belllooooooooooooooo
LaLì
Io che del Tino sono il mago
e abito nel suo faro che pare abbandonato,
rido a crepapelle
quando leggo della principessa le novelle!
e a tutti gli spiriti che dell’umorismo sono senza
scatenerò contro di loro la mia potenza.
nei pressi delle boe buchi di vento e bonacce
a far delle loro regate figuracce
oppure ira degli elementi
a scardinare gli armamenti!
insomma principessa” battitene il belino”
e continua a scrivere dei nostri eroi fermi al tino!!!!!
Il mago del faro del tino (MA FA TI)
Grande Principessa…continua a raccontarci il mondo delle fiabe della vela ;)))
La nostra risposta è senz’altro la 2!
Conosciamo il vostro mondo dai racconti di Ale, e ogni lunedì in ospedale ci divertiamo insieme a lei e ai suoi racconti del vostro bellissimo sport. Attraverso le favole ci siamo affezionati a voi e alle vostre regate, anche se di vela non capiamo niente.
Risentirsi con l’Ale secondo me è un po’ paradossale, ma dai… è la donna più sorridente del mondo!
2, 2, e ancora 2! Baci Doc, TVB
VOTANTONIO
VOTANTONIO
VOTANTONIO
VOTO DUE!
Secondo il mio modesto parere a me sembrate tutti un pò pazzi come la principessa!
Per me assolutamente 3!
Non è possibile che gente adulta come penso che siate, possa sorridere o ridere con queste storielle da quattro soldi che denigrano il grande mondo della vela fatto di signorilità, cortesia, educazione e sportività.
Proporrei al redattore di acquadimare.net di evitare di pubblicare altre sciocchezzuole simili e limitarsi ad articoli più tecnici e meno soft. Capisco che questi racconti fanno aumentare le visite ed il valore commerciale del blog, ma lo fanno anche cadere nel ridicolo.
A me acquadimare piaceva anche prima di queste fiabe e appena leggo di chi è l’articolo non lo leggo nemmeno più!
Mi piacerebbe sentire anche altri che la pensano come me… non solo gli amici dell’allegra prodiera.
Scusate il disturbo…
Atti,
Secondo me l’Anonimo sei tu…
Alimenti l’alterco per fare AUDIENCE!!!
:D
Caro Anonimo dal parere modesto,
puoi nascondere il tuo nome ma non certo la tua professione, ho capito perfettamente chi sei.
Leggo il tuo post e sorrido, ma sorrido davvero, perché la mia vita, come quella di tutti gli altri che frequentano questo blog, è fatta di tante altre cose, per le quali a volte il sorriso si perde sul serio. Lo sport invece è passione, gioia, allegria, condivisone, anima, e secondo me le fiabe con questo spirito vanno abbastanza d’accordo.
Il contraddittorio mi diverte davvero molto, grazie per avermi dato questa possibilità.
Alessandra Gagnatelli (mai anonima)
Ps
‘storielle da quattro soldi’ è una frase un po’ vintage che mi ricorda molto i primi Tex Willer degli anni 50. Anonimo, non lo sai ma sei di modissima.
Ciao a tutti,
La 3, la 3: Bow Princess è matta di brutta maniera! :-)
Humm… Ma la 2 è vera: grazie alla sue doti di penna, appena si pubblica, leggo e me la rido, pur non conoscendo tutti i vilipesi soggetti… :-D
:-) :-) Eh Però… Postilla al punto 1: Tutti i commentatori (maschi) del post sono invero mooolto offesi, non già dalle fiabe salaci, quanto invece bruci il fatto che… sempre in regata ci tocca delle VR mirar le terga! :-) :-D :-[+]
chaw
dvb
(se non sono davvero DcMMSdU, mi linciano alla prima… :-D )
carlo de murtas
ma io sono molto combattuto, sulle tre risposte..
non so….
vorrei pensarci un po’.. sono veramente indeciso..tra l’altro sono cose alle quali bisogna dare il giusto peso, e poi non ho ancora avuto risposta alla mia precedente mail.. non so’
forse.. ma si vada per risposta 4
ciao
Fede che poesia meravigliosa… è proprio vero che chi si somiglia si piglia!
Grazie a Paolo alias Koccialish alias De Murtas alias Crartreggi, perché mi fai sempre sorridere. Ci vediamo venerdì!
per quanto riguarda le poesie dell’arzilla prodiera, visto che regatiamo nel golfo dei poeti, ci sta’ eccome…..
quindi avanti con le poesie, senza dimenticarci che acquadimare e’ il blog della vela nel golfo…..
ciao a tutti
senti prodiera, o arzilla, o barchetta, o poetessa, o non so’
ma vai a laorar…..
altro che arzille barchette
Grazie a tutti!
Mi inchino in riverenza a lor signori!
A presto con il prossimo articolo!