L’Associazione «Invelare» a Pisciotta con le vele latine.
Due avvenimenti hanno contraddistinto il week-end dell’Immacolata a Pisciotta:
- il varo di un gozzo napoletano restaurato integralmente
- l’autocostruzione di una lancetta,
entrambe armate a vela latina.
Questi due eventi sono stati fatti coincidere con grande determinazione da Linda Veneroso, presidente dell’Associazione “Per Marina”, da Giovanni Cammarrano, mastro d’ascia, insieme al collega Cesare Cortale, e dal Presidente del Circolo Nautico Eugenio Marino sotto l’egida della UISP di Salerno.
Il gozzo Do’Nono dell’armatrice Roberta Roccati, torinese ma residente a Sorrento, è stato riportato dal Golfo della Spezia a Napoli, dove era stato costruito nel 1953 dal cantiere Michele de Stefano a Portici. Dopo un primo intervento da parte del mastro d’ascia Cesare Cortale, proveniente da La Spezia, presso il cantiere di Nino Aprea, il gozzo, pur con un armo ridotto, ha preso parte alla regata di vele latine Trofeo Torre di Cetara classificandosi secondo dietro a Silla.
Successivamente con un armo rinnovato ha vinto la regata Trofeo le Vele di “Molpè” a Palinuro. Non a caso è stato dato al gozzo il motto “Parva sed apta sirenis”.
Finite le regate la barca è stata completamente restaurata dai mastri Giovanni Cammarano e Cesare Cortale che hanno fatto ricorso alle regole dell’arte tradizionali per sostituire ordinate e parte del fasciame, calafatare i comenti, rifare il timone con relativa barra, pitturare con i colori originali lo scafo ed aggiornare le manovre fisse e correnti.
La collaborazione tra i due mastri si è trasformata in una gara tra chi avesse più esperienza e chi avesse energie fresche da profondere in diversi mesi di lavoro;
di Giovanni Cammarano si potrebbero dire molte cose, basti ricordare che ha costruito con un suo progetto il velocissimo Don Giovanni,
di Cesare Cortale possiamo dire che ha restaurato un potente gozzo di 6,50 mt di nome “Lazzaro” sotto le attente direttive dell’Ing. Walter Codeluppi di Lerici. A far conoscere i due artigiani è stato proprio il gozzo Do’Nono dell’associazione “Invelare” di Lerici, il quale rimarrà nel porto di Pisciotta per partecipare al Circuito delle Sirene del prossimo anno.
Il varo è avvenuto alla presenza della madrina Graziella Roccati ed il più giovane dei mastri ha fatto la domanda di rito all’armatrice: «Siete soddisfatta del nostro lavoro?». Alla risposta affermativa ha concluso: «allora procediamo alla benedizione». Sulla prua della barca sono state sparse alcune gocce di vino rosso a simboleggiare gli antichi sacrifici, mentre i ragazzi hanno sparato in alto coriandoli variopinti; il suono del corno ha sancito il termine del varo eseguito a mano dalla banchina del porticciolo.
A seguire l’avvenimento sono arrivati molti amici dell’associazione “Invelare” di Lerici: Guglielmo Marazziti da Salerno, Salvatore e Marcello Ambrosio da Reggio Calabria, Tonino Sposito da Trapani.