Padani in Giraglia… le 151 miglia di Free Spirit
articolo di Davide Mioni
Solo poco più di un mese fa abbiamo deciso di inserire questo evento nel calendario regate di FREE SPIRIT. Il nome in codice dell’operazione era: “15202_Padani in Giraglia”. La saga 007 ha lasciato traccia nella mia generazione…
Un percorso intrigante, grande e qualificata partecipazione, un’organizzazione ed una evidenza mediatica di rilievo: questa è la 151miglia. Alla seconda edizione dimostra una vitalità che la colloca già tra gli eventi più importanti dell’altura in Tirreno. Merito di una organizzazione impeccabile dove la divulgazione mediatica (on line e cartacea) fa la parte del leone. Transponder a bordo per il live tracking come alla MIDDLE e aggiornamenti in diretta sul sito dedicato portano la regata anche sul pc di amici velisti e non; molti di loro, a casa, come noi in regata faranno i turni di guardia al pc con i polpastrelli sudati. Il prossimo anno molti di loro saranno in mare in regata!!
La nostra regata: a Livorno prepartenza sereno, siamo concentrati ma distesi. Ognuno a bordo ha fatto la sua parte nella preparazione dell’attrrezzatura, dei turni, della cambusa e del routing. A bordo anche Armando (Sailorwear) che oltre come velista darà il contributo fondamentale del velaio progettista per sfruttare tutti i cavalli delle nuove vele.
Partiamo lato barca discretamente, liberi non velocissimi con un W-NW sui 7 nodi. A ridosso della meloria il mare è calmo. Passiamo la boa di disimpegno e ci dirigiamo verso la prima boa di percorso davanti a Marina di Pisa.
La flotta ancora compatta e si riesce a valutare velocità ed angolo di bolina dei nostri avversari, monitorare l’evoluzione meteo, fare gli ultimi plottaggi col TWA per confermare-perfezionare il routing che seguiremo dopo la boa. Prendiamo la lay line sinistra e giriamo la boa con il primo hhjhhaa. Siamo nel salotto buono-per ora. Mangiamo panini e buon umore. Di qui il nostro ruoting prevede: Gorgona a sx cercando di rimanere “abbastanza alti” fino a una quindicina di miglia da Cap Corse, dove è previsto il vento comincerà a ruotare più a W, obbligandoci a poggiare. Sulla rotta verso Gorgona tutto fila liscio con vento sui 13 max 15 nodi e senza forzare la lasciamo 0,5 miglia sottovento. Navighiamo ingaggiati in un gruppo di 4 barche. questo aiuta a stare concentrati sulla conduzione. In Gorgona le scogliere a picco generano qualche salto di vento e onda sporca su cui spanciamo tra gli spruzzi come una balena. A qualcuno di noi lo sporco non basta e pensa sia utile vomitare un pò in mare. Nessuno di noi però ha dubbi: meglio essere in barca, che lassù in galera! il secondo hhjhhaa sancisce l’ingresso nella nuova area di vento più stabile e con un migliore angolo di incidenza sull’onda. Aggiorniamo il routing con gli ultimi dati e facciamo tramontare il sole nella lattina di birra. Col buio i sensi si amplificano e la nostra conduzione migliora. Accorciamo i turni al timone da 120′ a 90′, i plottaggi per il routing ogni 30′ ed alle 22.30 facciamo partire i turni di riposo (4 + 1 st. by). Volevamo farlo alle 20.30 ma argomenti filosofici fondamentali (passera) ci hanno tenuti tutti fuori un po più del previsto. I rilievi sulle luci di via ci dicono che andiamo veloci sulla rotta che vogliamo. Le ultime 10 miglia pre – atterraggio in Giraglia sono un godimento: sul tavolo da carteggio abbiamo una scopa di rotazione vento a W, variazione angolo sull’onda e corrente N a 0.8kn. Piombiamo sul faro di bolina larga a 7 nodi abbondanti mure a DX ed alle 01.30 segnaliamo al comitato il rilevamento del faro per 0°. Continuiamo a essere messi bene.HHHIIIIHAAAA.
Su l’ S1 e 3 strambate per driblare qualche barca e per agganciare il canale di vento giusto per scendere verso l’ Elba. Vogliamo più vento possibile e ce lo andiamo a prendere dove con l’ W i monti della corsica lo “fabbricano”. Aggancio riuscito, la poppa sarà divertente! Giù mure a SX in fil di ruota vento tra i 16 e i 25 nodi, qualche timida planatina su ondine baby di 1m e spesso log verso la fine dei 9 nodi (rarissimi 10 comunque). HHHIIIHHHAAAAA. Abbiamo nuovi vicini, che abbiamo raggiunto, bello. All’alba abbiamo superato punta dell’Enfola e diamo un nome alle barche che ci sono intorno, bello navigare con loro, un onore. Ora col binocolo cerchiamo le zone di pressione sottovento all’Elba; abbiamo un N-NW 16-20 kn da correre strallati. Siamo al limite con S1 con quest’angolo e l’ultima raffica ci fa issare il genoa e ammainare S1 come dei missili :))). Proseguendo il vento cala, ammuina genoa-spi-genoa fino a bonaccia. Alle 8 è bonaccia forte. Consumiamo le lenti del binocolo cercando le lingue di vento e le rotte per “bucare” la bonaccia. Il vento quando entra salta anche di 180°. Ovviamente tutto tra i tipici mogugni e bagarre che si scatenano a bordo della nostra barca in queste condizioni; tutti attivissimi comunque a regolare e saltare da una parte all’altra. E’ il momento di distribuire merendine e cioccolata come fanno le hostess per “calmare i passeggeri” quando l’aereo scrolla…. La distribuzione successiva è… birra con brindisi!!! Sembrerebbe abbiamo bucato l’ultima bolla di bonaccia e navighiamo a 6 nodi nell’N-NE verso le Formiche di Grosseto, le abbiamo a 12 miglia a prua. Se durasse…..gli altri sono ancora nel gorgo di bonaccia a poppa sottovento all’elba…… L’ ultima bonaccia è la peggiore. Silenzio totale, nessuno parla più, mare liscio, raffiche fino a….1,5 nodi…foschia. E’ a questo punto che ci appaiono nella foschia le sirene del CODE ZERO….armatore……ne facciamo fare uno anche noi per il futuroooo?????? Poi il vento (o la bonaccia..) gira da S e rinforza (sto parlando di 3-4 nodi…). Su lo spi e strallati cerchiamo di fare strada tenendo il timone con due dita…arrancando. Finalmente quando siamo a 6 miglia il vento rinforza ancora un pochino. Doppiamo il wpt di Formica grande mure a dx, strambiamo e sulle mure a sx issiamo il genoa per salire verso lo scoglio dello sparviero con un rassicurante W-SW sugli 8 nodi. Sul percorso il vento ruota col sole da w-nw e con 2 virate doppiamo l’ultimo scoglio. Alle 16,29 tagliamo il traguardo dopo 23 ore e 24 minuti di regata. Ci precede Cronos che ha condiviso con noi gioie e dolori delle ultime miglia e ha evitato che ci addormentassimo…
Le poche barche ormeggiate in banchina e nessuno all’orizzonte ci fanno presagire che abbiamo fatto benino. Siamo 9° in ORC e IRC.
GOOD JOB GUYS!!!!!!!
un ringraziamento:
all’armatore che ci ha voluti con se
ad Armando che ci insegna a leggere le vele oltre che regolarle
ai miei appunti di navigazione raccolti in anni di regate o crociere su queste rotte.
Complimenti ragazzi!!!veramente un’ottima prestazione. Per Voi un bel hip,hip…URRAAAA’!!!
ecco la differenza tra un equipo di masculi e uno di fimmine: l’argomento filosofico che rivetta in falchetta!
:D