Per amore di un gozzo
Domenica 20 marzo alle 15:00 il gozzo Nazario Sauro dell’Istituto Nautico della Spezia, tornato in acqua dopo il restauro, arriverà alle Grazie di Porto Venere dove sarà l’ospite d’onore di un pomeriggio di festa e cultura marinara organizzato dal Cantiere della Memoria in collaborazione con l’associazione La Nave di carta, l’Istituto Nautico della Spezia e il Cisita, l’istituto di formazione professionale che è stato in prima linea nel recupero di questa barca storica.
Sono stati, infatti, gli allievi del Corso operatori del legno del Cisita, guidati dal maestro d’ascia Franco Buttà, a riportare a nuova vita il gozzo costruito 55 anni fa dal maestro d’ascia graziotto Aldo Carassale. Le foto del restauro, documentato da Andrea Pavan, saranno in mostra al Cantiere della Memoria, mentre in un locale vicino al piccolo museo delle tradizioni marinare sarà allestita una mostra di oggetti in legno costruiti dai ragazzi del Cisita.
Giovanni Panella, storico della marineria e autore del libro Gozzi, pescatori e marinai in una conferenza guiderà il pubblico alla scoperta della storia e delle storie dei gozzi, veri custodi della memoria del Mediterraneo.
Armato a vela latina, il gozzo Nazario Sauro, è un esemplare di quella che una volta era una vera e propria flotta di barche da lavoro in tutto il Mediterraneo. A ricordare il ruolo che hanno avuto le vele latine sarà una mostra all’aperto allestita dall’associazione La Rotta dei leudi.
Sempre domenica, alle Grazie, dalle 9:00 fino alle 14:30 sarà aperta la Villa Romana del Varignano Vecchio. Un’occasione per trascorre un’intera giornata nel borgo per effetto delle iniziative combinate.