PREVENIRE? …FORSE è GIUNTO IL MOMENTO!
articolo di Attilio Cozzani
Domenica 22 maggio 2011. Sono le 7:00 del mattino e mi ritorna in mente l’episodio accaduto ieri durante la regata organizzata dallo Yacht Club Parma in collaborazione con il Comitato dei Circoli Velici del Golfo.
A bocce ferme mi sono chiesto e vi chiedo:
- e se la caduta fosse capitata d’inverno con indosso cerata e stivali?
- e se il malaugurato velista avesse battuto la testa prima di cadere?
- e se non ci fosse stato vicino Top Yacht Race a soccorrerlo?
- e se avesse avuto bisogno di assistenza medica?
… se… se… e ancora se! Come poter dare una risposta a queste domande?
…ma con la prevenzione naturalmente!
Nel nostro splendido Golfo, oltre a centinaia di diportisti, velisti o motoscafisti che dir si voglia, ci sono anche persone organizzate in associazioni, che lavorano, si preparano e mettono a disposizione tempo e mezzi proprio per questo: la salvaguardia e la sicurezza della vita in mare e sulle spiagge.
Senza entrare nel merito dei loro compiti specifici, vogliamo solo portare ad esempio la Pubblica Assistenza di Lerici, prima in Italia ad operare con una Idroambulanza predisposta per il trasporto di pazienti traumatizzati e/o spinalizzati. Capitanati da Mauro Comiran, con il loro gommone potrebbe essere un mezzo veloce e sicuro per raggiungere le imbarcazioni anche in condizioni di mare proibitivo! Quante volte abbiamo sentito via radio imbarcazioni ritirarsi dalla regata con ferito a bordo per recarsi a terra a cercare assistenza. Con un’unica chiamata al 118 e l’intervento dell’idroambulanza, il paziente sarebbe immediatamente trasbordato a terra dove sarebbe preso in carico dai militi della P.A. stessa e trasportato, se ce ne fosse bisogno, nel più vicino ospedale.
Ma non è tutto… oltre alla P.A. di Lerici, che collabora durante il periodo estivo in stretto contatto con la Capitaneria di Porto della Spezia, da quest’anno troveremo in mare anche i ragazzi di TDA RESCUE. Capitanati da Alessandro Pineschi, hanno inviato una richiesta per mettere a disposizione la loro unità di socorso e salvataggio “CAIMANO” una potente moto d’acqua attrezzata per il soccorso ed il salvataggio, ai Circoli Velici del Golfo semplicemente in cambio di ospitalità per il mezzo. Ma ad oggi nessuno ha risposto!
E’ forse l’ora di svegliarsi o aspettiamo che succeda di peggio?
.
.
si dovrebbe tutti con la dovuta umiltà e rispettoso timore del mare indossare sempre e comunque le cinture autogonfiabili; il nostro bellissimo sport si pratica in un ambiente potenzialmente pericoloso questo lo rende affascinante ma richiederebbe forse protocolli di sicurezza un po’ più rigidi (applicati per esempio in altri ambiti vedi subacquea).