Staffetta al timone della Capitaneria Tomas cede il comando a Seno
«Due anni di relazioni cristalline nel rispetto dei ruoli»
– LA SPEZIA – 24 novembre 2017 - La Nazione, articolo di Corrado Ricci
STAFFETTA oggi al timone della Capitaneria di porto della Spezia. Il capitano di vascello Francesco Tomas cede il comando al parigrado Massimo Seno. Un cambio sull’asse La Spezia-Livorno; dalla Capitaneria della città toscana, di cui è stato comandante in seconda, proviene Seno; al suo posto va Tomas, nel cuore della Direzione Marittima della Toscana. Si concludono per lui due anni di intenso e proficuo lavoro, oggetto di apprezzamenti generali per il rigore, il garbo istituzionale e il piglio concreto dell’uomo di mare dimostrati. Sentimenti di giornata? «Vado via con la serenità di chi ha profuso tutte le proprie energie esercitando le proprie funzioni, sempre nel rispetto di quelle altrui. Insieme al mio equipaggio, che non ha lesinato dedizione e determinazione, penso di poter asserire di essermi messo al servizio della città della Spezia e delle sue Istituzioni, con le quali si è consolidato un eccellente rapporto, garantendo la tutela di quegli interessi che ci affida l’ordinamento». La Spezia golfo delle varietà, che spesso confliggono. Freno o opportunità per l’economia? «Opportunità, nei 100 chilometri di litorale del Compartimento marittimo della Spezia, asse portante dell’economia ligure. Certo, il contemperamento degli interessi correlati non è certo agevole ma necessario. Vorrei rimarcare che il comparto della marina mercantile, nel suo processo storico di sviluppo lungo le due direttrici tradizionali nave/merce, vede oggi in quello spezzino uno tra i primi porti per merci movimentate in scambi internazionali e concentrazione dell’offerta di cantieristica navale pesante e diportistica». Sicurezza al primo posto… «Sicurezza… produttiva, aggiungerei, di cui deve beneficiare l’utenza e più in generale l’economia del mare. I controlli sullo stato di efficienza delle navi vanno, ad esempio, in questa direzione». Quante hanno scalato il porto? «Oltre 1500, con una movimentazione complessiva di merci di 14 milioni di tonnellate. Fondamentale, per la sicurezza, l’attività di monitoraggio del traffico marittimo quotidianamente effettuato dal personale della sala operativa della Capitaneria attraverso i sofisticati sistemi di monitoraggio del traffico che abbiamo in dotazione. Grazie al Vts, sono state oltre 5000 le navi monitorate». Bilancio del pre-clearing, lo sdoganamento in mare delle merci, noto come “pre-clearing”? «La permanenza di un container in un’area di deposito portuale si è ridotta notevolmente passando dai circa 5 giorni lavorativi della media nazionale a meno di 3 giorni, in pratica è come se vi fosse stato un raddoppiamento “virtuale” dei piazzali a disposizione del terminalista”». Guardia Costiera e soccorso in mare un binomio inscindibile. L’operazione memorabile? «Tra le più difficili ricordo certamente l’incaglio del traghetto “Golfo dei Poeti” a Monterosso. In quell’occasione furono tratti in salvo tutti i passeggeri ed i membri dell’equipaggio e, grazie alla sinergia con tutti gli enti coinvolti, fu portato a termine il non facile disincaglio dell’unità, senza che fuoriuscisse carburante, in un’area peraltro di particolare pregio ambientale». Tutela ambientale, un chiodo fisso.. «Tanto abbiamo investito nelle attività di controllo sul territorio, con l’intento principale di risolvere le criticità: l’attività sotto la guida dell’Autorità Giudiziaria ha spaziato dai controlli sugli scarichi a mare, compresi quelli fognari, alla lotta all’abusivismo sul demanio marittimo». Numeri? «Oltre 7.300 a terra e 6.700 in mare i controlli, per contrastare l’inquinamento del mare e delle coste; 4.600 le ispezioni demaniali contro l’abusivismo». Spezia e la sua gente resteranno nel cuore? «Certo. Ho beneficiato di relazioni, vere, cristalline e leali che nel rispetto di ruoli, responsabilità e prerogative, hanno saputo arricchirsi di grande umanità e spesso di sincera amicizia. Ora mi attende un nuovo e stimolante incarico a Livorno, in cui certamente metterò lo stesso impegno ed entusiasmo».
Buon vento, comandante.
Corrado Ricci