Trofeo Sampiero 2019. Cronaca di una regata fantastica.
Lerici 24 giugno 2019 – articolo di Cristina Sampiero
Sono le 13.30 del 21 Giugno 2019 e sono 33 le barche sulla linea di partenza del Trofeo Sampiero, in memoria di Vejo e Claudio. È l’unica regata di altura della stagione e anche la più bella e la più importante per il Circolo della Vela Erix, la nostra grande famiglia.
Per la seconda volta Far Star, la barca di Franco Imbrioscia, anch’egli scomparso, partecipa con Matteo Sampiero al timone, Alessandro Giumelli a prua, Manrico Caputo, Stefania Leone e Francesca Imbrioscia alle manovre e io, nel consolidato ruolo di tattica :-).
I viveri non mancano, questo è sicuro: torte salate, dolci, focaccia, prosciutto, sua maestà il salmone norvegese (quello vero, che si scioglie in bocca), frittata, uova sode, frutta, buccellato, caffè, Ti-punch come da tradizione e prosecco, buono e utile.
Mentre le miglia iniziano a scorrere sotto lo scafo la discussione spazia a 360°. Si comincia dalla piccola Greta Thunberg e sua madre, si passa dai terrapiattisti all’osteopatia, si arriva alle coltivazioni di canapa passando da Lucio Dalla rosacrociano (leggendario ordine segreto ermetico cristiano) per arrivare a Truciolo e alla strage di Bologna. Il livello sale fino all’amore quantico per terminare con lo sbarco americano sulla luna del ‘69 mai avvenuto secondo alcuni e con la guerra fredda. Finiamo coi pastafariani (il pastafarianesimo – Flying Spaghetti Monsterism o Pastafarianism – è una religione fondata da Bobby Henderson, per protestare contro la decisione del consiglio per l’istruzione del Kansas di insegnare il creazionismo nei corsi di scienze come un’alternativa alla teoria dell’evoluzione). Insomma, ce n’è per tutti i gusti ma non siamo così seri, non temete, abbiamo anche cantato “Cicale” di Heter Parisi, per compensare ☺.
Alle 00.19.53 giriamo la boa della Gorgona e ne diamo comunicazione via radio, o almeno così crediamo, visto che la giuria non riceve il messaggio infliggendoci, scopriremo poi, la fatale penalità.
Il rientro prosegue tranquillo con Matteo che non molla mai il timone nonostante la stanchezza e il mal di schiena e Sandro che tira su e giù lo Spinnaker per diverse volte per guadagnare qualche metro. Verso le 05.30 arriva anche il temporale con la pioggia e, son sincera, è il momento per me più divertente. Essere in mezzo al mare, godermi la pioggia che mi bagna il viso facendomi anche un po’ male e restare a guardare quelle migliaia di schizzi che nascono quando la pioggia violenta tocca la superficie del mare, è affascinante. È una grande bellezza bagnarsi di pioggia su una barca in mezzo al mare mentre il vento ti riporta a casa, nel silenzio. Una bellezza che non si può comprare, che non è per tutti. Una mezz’ora di tempesta poi la quiete e il rinascere del sole che ci riscalda le ossa fin sotto il nostro amato Castello di Lerici.
Ore 09.01 tagliamo il traguardo facendo mille bordi per battere almeno qualcuna delle 5 barche che sono in arrivo insieme a noi. Bello, bello davvero.
Purtroppo, una svista sul rispetto di una delle regole sulle istruzioni di regata ci ha penalizzato e ci ha fatto giustamente slittare anche se siamo rimasti sul podio. L’anno prossimo staremo più attenti.
Come sempre un’esaltante regata. Ci siamo divertiti, abbiamo giocato, riso, cantato e anche sofferto, perché ne valeva la pena. Ricordare Vejo e Claudio è una gioia che si rinnova ogni anno e lo abbiamo constatato anche alla strepitosa festa organizzata per la premiazione.
Grazie a tutto il Consiglio del Circolo per lo sforzo fatto, grazie al Comitato di Regata, grazie a tutti gli sponsor, grazie alle nostre mamme e grazie alla Fra, alla Stefy, a Manrico, a Sandro e a Matteo.
Vejo, Claudio e Franco sorridono anche sta volta, sono certa.
Un mio ringraziamento personale a Walter, che si commuove ancora dopo tanti anni. Ti voglio bene <3.