Tutto bene quel che finisce bene…
di AC · 15/05/2022
La Spezia, domenica 15 maggio 2022
Oggi pomeriggio ricevo una telefonata, è Elio Datteri, il centrale di TOP YACHT il Meteor di Stefano Antognetti che ha partecipato alla 49° edizione del Campionato Italiano a Maccagno (VA) sul Lago Maggiore.
ED – Hai saputo di Stefano?
AC – No, ho solo visto le classifiche e notato che non avete partecipato alle ultime due giornate, ne parlavo proprio ieri con mia moglie, pensavo aveste rotto qualcosa.
ED – No … <silenzio> (inizio a preoccuparmi)… Stefano… si è sentito male!
AC – Male??? Cioè…
ED – Ha avuto un problema al cuore… ma senti Eros Pasini che ti spiega meglio, io ero abbastanza teso in quei momenti e non riesco ancora a capacitarmi dell’accaduto.
Ho quindi chiamato Eros , il prodiere di TOP YACHT che mi ha spiegato nei dettagli i fatti:
EP – Seconda giornata di regate, tutto stava procedendo per il meglio, risultati nella media, classifica generale nei primi 20 su 43 partecipanti, un ottimo 8° nella prima giornata come miglior risultato.
Durante la 3ª e ultima prova giriamo la boa di poppa e ci dirigiamo verso l’ultima bolina, Stefano accusa un dolore al collo, gli era già successo qualche settimana prima e pensiamo a qualche leggero stiramento. Stoicamente porta a termine la regata ma appena tagliato il traguardo si accascia in pozzetto. Attimi di panico a bordo, attiviamo il sistema di sicurezza e al nostro arrivo a terra c’è già in attesa un’ambulanza. Dopo i primi accertamenti in loco Stefano viene trasferito in ospedale in codice giallo.
Tutto bene? Ma nemmeno per sogno… alle 20:00 circa, dall’ospedale ci giunge comunicazione, tramite la moglie, che Stefano sarebbe stato operato d’urgenza al cuore. Non ce lo aspettavamo! Le ore passano lente, l’operazione, termina alle prime luci dell’alba, finalmente arriva la telefonata liberatoria, operazione riuscita, Stefano sta bene!
La fortuna si era rivoltata dalla nostra parte ed ha voluto che Stefano fosse ricoverato in uno dei migliori centri cardiologici del Nord Italia.
Da domani (lunedì per chi legge) Stefano passerà in terapia sub intensiva; per intenderci quella riservata ai pazienti meno critici, ma che necessitano comunque di un costante monitoraggio, dove il supporto delle funzioni vitali può avvenire tramite macchinari meno invasivi.